Sarà riconosciuto il martirio del sacerdote ucraino Pietro Paolo Oros

Fu ucciso nel 1953 dall'Unione Sovietica

AGO 6, 2022 -

Vaticano Città del Vaticano, 6 ago. (askanews) – Papa Francesco ha dato la sua approvazione al riconoscimento del martirio, che apre le porte alla beatificazione, di un sacerdote della Chiesa greco-cattolica ucraina ucciso nel 1953 dall’Unione Sovietica. Mons. Pietro Paolo Oros – questo il suo nome – sacerdote dell’eparchia di Mukacevo, consacrato segretamente vescovo dal vescovo Teodoro Romza, rimase fedele al Papa nonostante le pressioni perché si convertisse all’ortodossia russa e anche dopo la soppressione della Chiesa greco-cattolica in epoca sovietica. Scoperto mentre viveva in clandestinità, fu arrestato e ucciso da un agente. Oltre al martirio di Petro Oros, il Papa ha autorizzato la Congregazione per le cause dei santi ad emettere i decreti per il riconoscimento delle virtù eroiche di cinque nuovi venerabili: Jesús Antonio Gomez Gomez, sacerdote colombiano; il cappuccino Umile da Genova, fondatore nell’immediato dopoguerra di Sorriso Francescano; Giovanni Sßnchez Hernandez, sacerdote spagnolo del Sodalizio dei Sacerdoti Operai Diocesani del Cuore di Gesù, fondatore dell’Istituto delle Serve Secolari di Gesù Cristo Sacerdote; Vittorio Coelho de Almeida, redentorista brasiliano che prestò servizio pastorale nel santuario mariano di Aparecida; e la suora orsolina indiana Maria Celina Kannanaikal. Ska/Int13