Alla Cop26 serve un accordo con Cina, India e Russia (così Cingolani)

"Mi aspetto intesa per 1,5°C di aumento massimo della temperatura"

OTT 28, 2021 -

Clima Roma, 28 ott. (askanews) – Alla Cop26 in programma a Glasgow serve un accordo con Paesi come laa Cina e l’India. Lo sottolinea, in un’intervista al quotidiano La Stampa, il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. L’Onu dice che siamo lontani dai due gradi massimi di aumento della temperatura globale e il ministro concorda. “È così. Siamo fuori traiettoria. Al Cop26 dobbiamo portarci tutti dietro. Non a due, ma un grado e mezzo. Sembra poco ma è una differenza colossale. Non bastano Europa e Usa. Occorrono Paesi immensi quali Cina, India e Russia, che reclamano spazio di crescita, ma anche di mitigare le emissioni”, commenta. “Ora parliamo di 5 miliardi di persone sul globo che consumano troppo, ma ce ne sono tre che non hanno accesso all’acqua e al gas per cucinare. È necessario anche portare l’energia. Questo è l’impegno di Cop. Servono cento miliardi dei Paesi ricchi per i paesi vulnerabili, come starter per i fondi dei privati. Per arrivare al famoso obiettivo di mille miliardi”, insiste Cingolani. Che vorrebbe a Glasgow? “Un accordo per un grado e mezzo di aumento massimo della temperatura e i 100 miliardi”, afferma il ministro. “È una settimana importante. Non sarei così pessimista. A Napoli, al G20 ambiente, hanno capito che la sfida è anche la loro. Magari non a cento. Ma ci avvicineremo molto”, precisa. Coa/Pie