Milano, 3 mar. (askanews) – “Aleksey Navalny è nella struttura di detenzione 3 “Kolchugino” nella regione di Vladimir. Oggi i suoi avvocati difensori lo hanno incontrato. È di ottimo umore e saluta tutti”. Così in un tweet in russo la squadra del blogger e oppositore di Putin, dopo che erano circolate numerose voci su dove si trovasse Navalny e sopratutto dopo le sanzioni Usa e Ue decise proprio per il caso relativo al presunto avvelenamento con una sostanza affine al Novichok.
Il suo avvocato Vadim Kobzev ha scritto le sue impressioni su Twitter. “Alexey Navalny si trova in una cella per la quarantena. Ci sono due persone con lui in cella. È in completo isolamento, non riceve lettere” spiega.” Non c’è niente nella cella tranne la TV. Non c’è frigorifero e nemmeno un bollitore”. Inoltre il legale, aggiunge con sarcasmo: “Né lui né i suoi compagni di cella possono accedere allo spaccio della prigione. Secondo i dipendenti del centro di custodia cautelare, il reparto contabilità non vede soldi sul conto”.
In base alla legge russa, a fronte del regime di pena, molto duro, i fondi guadagnati dai detenuti durante il periodo di scontare la pena, le pensioni e le prestazioni sociali da loro percepite, possono essere spesi senza restrizioni per l’acquisto di cibo e beni di prima necessità presso lo spaccio del carcere.