Il mistero degli elicotteri grigi in volo sopra Los Angeles

Nessun segno distintivo. Potrebbero appartenere a forze speciali Usa

GEN 14, 2021 -

Roma, 14 gen. (askanews) – Non si tratta certo di oggetti non identificati, e infatti tra gli ufologi di tutto il mondo non è scattato l’allarme. Ma la ragione per cui nell’ultima settimana almeno tre diversi elicotteri, senza alcun segno di riconoscimento, abbiano sorvolato più volte la città di Los Angeles resta altrettanto misteriosa. Così, gli esperti di volo e di missioni militari continuano a interrogarsi sull’origine di questi velivoli, sul luogo di partenza, sulla loro missione. E soprattutto sul perché si trovino proprio in California. Senza trovare, al momento, alcuna spiegazione certa, se non quella – ipotizzata, e nulla più – della loro appartenenza a un’unità dell’aviazione militare statunitense molto riservata. Per non dire segreta. E tanto basta per alimentare sospetti e paure in un momento di grande tensione negli Stati Uniti, dopo l’assalto al Congresso da parte dei sostenitori di Donald Trump, il giuramento pubblico di fedeltà e difesa della Costituzione da parte dei vertici militari americani e alla vigilia della cerimonia di inaugurazione del 46esimo presidente, Joe Biden.

L’ultimo avvistamento ha avuto luogo ieri: i tre elicotteri, modello Bell 407, di un colore grigio scuro uniforme e piuttosto anonimo, hanno sorvolato la città in lungo e in largo, prima di far perdere le loro tracce. Tutti e tre sono stati visti in movimento verso San Bernardo e poi vicino ad Huntington Beach, prima del loro ritorno a Burbank. I velivoli erano stati già avvistati il giorno precedente vicino al Kbur della California, noto anche come aeroporto di Hollywood Burbank, secondo la testimonianza degli esperti di “The War Zone” di “The Drive”. Da lì, almeno due di loro avevano poi sorvolato la città per raggiungere il Campo 8 del Dipartimento dei Vigili del fuoco della contea di Los Angeles.

Gli esperti sono stati capaci di individuare delle antenne per comunicazioni satellitari UHF, simili a quelle originariamente associate a elicotteri militari OH-58D Kiowa Warrior. Uno di loro, Scott Lowe, è anche riuscito a scattare delle foto degli elicotteri che mostrano apparentemente i loro numeri di serie – 121141, 121142 e 121143 – cifre molto simili a quelle utilizzate su elicotteri acquistati in passato dall’Iraq. Ma secondo quanto riferito lasciati alla base americana di Redsone in Alabama “in conformità con i desideri degli iracheni per il futuro sviluppo e test dell’aereo”. Alcuni media specializzati ritengono che non si tratterebbe comunque dello stesso tipo di velivolo, date alcune differenze nella configurazione tra gli elicotteri originariamente acquistati dall’Iraq e abbandonati negli Stati Uniti e quelli avvistati negli ultimi giorni.

Quest’ultimi hanno un paio di antenne prominenti a lama posizionate sotto la fusoliera, che sono generalmente associate a radio ad alta frequenza e altri sistemi di comunicazione. Diverse altre antenne più piccole sono visibili anche sotto la fusoliera posteriore. Non sembrano avere invece alcun tipo di torretta per telecamere elettro-ottiche o a infrarossi.

Secondo gli stessi media, ci sarebbe stato uno scambio audio tra i piloti degli elicotteri che avrebbe rivelato il nominativo “Mike 01”, suggerendo la loro associazione con operazioni speciali militari statunitensi. Usare il nominativo dell’aereo di testa come nominativo per un intero volo è infatti una pratica tipica all’interno delle forze armate statunitensi, in particolare delle unità delle forze speciali dell’esercito. Gli esperti di “War Zone” ritengono così che i Bell 407 potrebbero essere utilizzati da membri di unità d’élite dell’FBI per il salvataggio di ostaggi durante operazioni antiterrorismo o anche da un’unità segreta dell’Aviazione dell’esercito statunitense, “l’Aviation Technology Office” precedentemente chiamato “Flight Concepts Division”. L’organizzazione, che ha il compito di fornire supporto alle missioni segrete, è collegata alla Cia.

Si tratta comunque solo di ipotesi, avvertono gli esperti: nessuna di queste tesi può essere dimostrata con certezza, almeno al momento. Di certo c’è solo che nel 2017 l’esercito ha annunciato di volere acquisire fino a un massimo di 150 diversi elicotteri Bell, inclusi i modelli 407: un contratto con eventuali fornitori che, secondo quanto dichiarato, avrebbe dovuto supportare anche le esigenze di “altre agenzie governative”, nonché alleati stranieri e partner. (articolo di Corrado Accaputo) Coa/Int9