Perché la Namibia vende 164 elefanti

C'entra la siccità

DIC 3, 2020 -

Roma, 3 dic. (askanews) – La Namibia, afflitta dalla siccità, ha messo in vendita 170 elefanti vivi per limitare il loro numero sul suo territorio, in parte a causa dei crescenti conflitti tra uomini e animali di questa specie in via di estinzione che la pressione internazionale impedisce di macellare.

Un inserto pubblicitario apparso sul quotidiano governativo New Era ha offerto 170 elefanti “di alto valore” in vendita e ha invitato gli acquirenti nazionali e internazionali a farsi avanti.

Paese semi-arido e scarsamente popolato dell’Africa meridionale, la Namibia ospita circa 28.000 pachidermi, secondo il ministro dell’Ambiente Pohamba Shifeta. Il governo ha scelto di vendere elefanti vivi per diversi motivi, soprattutto per il loro numero crescente. Secondo il ministero, gli elefanti sarebbero stati messi in vendita dopo “l’identificazione della necessità di ridurre la loro popolazione a causa della siccità e dell’aumento del numero di elefanti, legato ai conflitti uomo-elefante”.

Dall’indipendenza nel 1990, il numero di elefanti in Namibia era sceso a circa 5.000, ma è aumentato notevolmente dopo l’istituzione di un programma di protezione acclamato in tutto il mondo. Secondo l’inserto pubblicitario verranno catturate intere mandrie per non lasciare abbandonati animali piccoli o giovani.

Shifeta ha avvertito che la Namibia non ha intenzione di vendere indiscriminatamente questi elefanti. “Dobbiamo essere sicuri che il Paese sia in grado” di accoglierli, ha detto. Per esportare questi animali, gli acquirenti dovranno assicurarsi che i requisiti CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione) siano soddisfatti sia nel Paese di esportazione che in quello di import in modo che la transazione sia autorizzata, secondo l’inserto.

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