COVID-19, aumentano i paesi in cui si testano i vaccini cinesi

Molti puntano a ottenerlo in tempi rapidi

SET 29, 2020 -

Roma, 29 set. (askanews) – Il numero dei paesi in cui viene effettuata la fase finale della sperimentazione dei vaccini cinesi contro COVID-19 cresce sempre più: sono ormai più di una decina. Lo sostiene il South China Morning Post.

Secondo il giornale che ha sede a Hong KOng, tra i paesi in cui migliaia di persone sono state già trattate con i vaccini sperimentali cinesi, ci sono: Perù, Argentina, Brasile, Bahrein, Emirati arabi uniti, Egitto, Pakistan, Turchia, Marocco, Arabia saudita, Bangladesh, Indonesia e Russia.

Il motivo per il quale così tanti paesi d’affrettano a entrare nella sperimentazione, è che sperano di avere un rapido accesso a un vaccino, anche perché diversi paesi ricchi hanno già iniziato a comprare quantità di vaccino in attesa della conclusione dei processi autorizzativi. Inolltre il meccanismo dell’Oms non garantisce una copertura totale delle popolazioni per quanto riguarda la distribuzione del vaccino stesso.

L’industria farmaceutica cinese ha messo in campo diversi vaccini sperimentali. Tre sono arrivatigià alla fase finali. La Sinovac Biotech, considerata quella allo stato più avanzato, ha chiarito che i paesi in cui è stata realizzata la sperimentazione di fase 3 avranno accesso alle dosi contemporaneamente alla Cina stessa, secondo quanto riferisce Bloomberg. I trial di questo vaccino sono ora in corso in Indonesia, Brasile e Turchia, mentre è in avvio la sperimentazione in Bangladesh.

Invece il vaccino sviluppato dalla Sinopharm è stato, per primo, testato negli Emirati arabi uniti, dove è stata già data l’autorizzazione per somministrarlo nei casi d’emergenza, al di fuori anche della cornice del trial.