Kiev ai pellegrini hassidici bloccati a frontiera: tornate a casa

Diretti a Uman, ma governo non fa entrare stranieri causa Covid

SET 17, 2020 -

Roma, 17 set. (askanews) – Il governo ucraino ha ammonito i migliaia di pellegrini ebrei ammassati sul confine con la Bielorussia, che sperano di arrivare a Uman, nel centro dell’Ucraina: non saranno fatti entrare, le restrizioni imposte per l’epidemia di coronavirus non lo permettono e non ci saranno eccezioni.

“L’Ucraina ha chiuso le sue frontiere agli stranieri e i pellegrini hassidici non sono esentati dal rispetto della regola”, ha dichiarato oggi il ministro ucraino dell’Interno Mykhailo Apostol.

Sono circa 2.000 i pellegrini fedeli all’hassidismo che si sono messi in strada per rendere omaggio alla tomba del rabbino Nahman, fondatore del movimento hassidico di Breslov. Sono quasi tutti cittadini israeliani, arrivati via Bielorussia e poi incamminatisi verso la frontiera ucraina, sperando di arrivare entro il capodanno ebraico, che quest’anno si celebra il 18-20 settembre. Ora sono bloccati in una sorta di terra di nessuno, tra Bielorussia e Ucraina, hanno improvvisato bivacchi e tende, molti dormono direttamente in strada.

“Sta arrivando il freddo. Consigliamo loro di tornare in Bielorussia, di comprare biglietti e tornare a casa”, ha detto oggi Aspostol, come riportano i siti ucraini. La Bielorussia ha offerto bus per il trasferimento a Minsk, accusando Kiev di trattamento “disumano”.