Turchia richiama nave da Mediterraneo orientale, Mitsotakis: bene

"Ankara non rinuncia a suoi diritti", dice ministro Difesa

SET 14, 2020 -

Roma, 14 set. (askanews) – La nave turca di ricerca al centro della crisi diplomatica con la Grecia per lo sfruttamento delle risorse di gas e petrolio del Mediterrano orientale è rientrata in acque turche. Il premier greco Kyriakos Mitsotakis ha parlato di “un primo passo positivo”.

Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha spiegato, però, che la decisione non significa che la Turchia “rinuncia ai suoi diritti nella zona”.

Nelle scorse settimane le tensioni sono cresciute dopo che Ankara ha inviato la nave nell’area contesta tra Grecia, Turchia e Cipro. Il premier Mitsotakis aveva anche annunciato sabato di aver “rafforzato le forze armate” della Grecia e di voler acquistare 18 jet militari francesi Rafale, quattro fregate e quattro elicotteri della marina. E aveva annunciato anche un aumento di 15mila soldati nei prossimi cinque anni.

Il ministro della Difesa turco ha spiegato alla agenzia Anadolu che “ci saranno movimenti pianificati avanti e indietro”. La scorsa settimana la Turchia aveva dichiarato che la Oruc Reis avrebbe proseguito le sue operazioni fino al 12 settembre. Secondo il quotidiano filogovernativo Yeni Safak la decisione di non prolungare la missione è stato “un passo per dare una chanche alla diplomazia”.