Sanzioni Nordcorea, Usa smantellano rete di commercio illegale

Al centro dello schema una società registrata alle Isole Vergini

SET 1, 2020 -

Roma, 1 set. (askanews) – Uno spaccato su come funzionano le reti di finanziamento illegale della Corea del Nord è stato fornito da una vicenda venuta alla luce in questi giorni. Ieri il Dipartimento alla Giustizia Usa ha rivelato che una compagnia registrata alle Isole Vergini britanniche, la Yang Ban, ha ammesso di aver riciclato denaro per aggirare le sanzioni contro Pyongyang.

Alla compagnia è stata comminata una multa di 673.714,04 dollari. La Yang Ban ha accettato di effettuare un rigoroso controllo interno e di cooperare col dipartimento Usa, si legge nel comunicato, tra l’altro denunciando un suo dipendente.

“Evadere le leggi sulle sanzioni Usa permette alla Corea del Nord di continuare le sue pericolose e persistenti attività di proliferazione e di sviluppo di armi di distruzione di massa”; ha detto John C. Demers, assistente procuratore generale per la Sicurezza nazionale Usa.

L’azienda acquistava per conto di Pyongyang merci e poi falsificava la documentazione di trasporto e finanziaria in modo da nascondere la destinazione finale della merce oltre che l’origine dei dollari Usa, in transazioni che sono illegali per gli Stati uniti.

In queste operazioni, secondo il Dipartimento di Giustizia Usa, le banche americane che hanno realizzato le transazioni per conto di clienti nordcoreani di Yang Ban erano inconsapevoli e sono state ingannate.

Per quanto riguarda i documenti di trasporto, la Yang Ban avrebbe lavorato in un comune disegno criminoso con la compagnia di Singapore SINSMS. Le merci, formalmente dirette in Asia sudorientale, in realtà arrivavano nel porto nordcoreano di Nampo.