Il nitrato d’ammonio, comune fertilizzante causa di tragedia Beirut

Non esplode facilmente, ma ha già causato catastrofi

AGO 5, 2020 -

Roma, 5 ago. (askanews) – L’esplosione di ieri al porto di Beirut, con il suo bilancio provvisorio di oltre 100 morti e 4.000 feriti, è stata provocata, come ha spiegato il premier libanese Hassan Diab, da 2.700 tonnellate di nitrato d’ammonio immagazzinate nei pressi del porto della capitale dal 2014. Il nitrato d’ammonio, formula chimica NH4NO3, è uno dei fertilizzanti più usati al mondo, viene prodotto in piccoli pellet porosi, o “prill”, ed è uno dei principali componenti degli esplosivi minerari, nei quali viene miscelato con petrolio e detonato con una carica esplosiva.

Non è semplice far detonare spontaneamente il nitrato di ammonio e a Beirut apparentemente molti fattori hanno concorso a scatenare la tragedia.

Innanztutto, il nitrato di ammonio non brucia spontaneamente, ma agisce come fonte di ossigeno che accelera la combustione di altro materiali. Perchè avvenga la combustione è necessaria la presenza di ossigeno. I prill di nitrato di ammonio forniscono una fonte di ossigeno molto più concentrata dall’aria che ci circonda, per questo la sostanza è efficace negli esplosivi usati in miniera, mescolata con altre sostanze combustibili.

A temperature sufficientemente elevate però il nitrato d’ammonio si decompone spontaneamente con violenza, producendo a gran velocità gas quali ossidi di azoto e vapore acqueo: questo rapido rilascio di gas scatena l’esplosione. La decomposizione violenta del nitrato di ammonio si può verificare se avviene un’esplosione nei pressi del luogo dov’è immagazzinato, se nei pressi si sviluppa un incendio intenso. E’ già accaduto a Tianjin, in Cina, nel 2015, quando un’esplosione uccise 173 persone in uno stabilimento chimico dove erano immagazzinati composti infiammabili e nitrato d’ammonio.

Ancora non è chiaro cosa possa avere scatenato l’esplosione di Beirut, ma i video mostrano un incendio nell’area del porto prima dell’enorme boato. Non è molto comune che un incendio scateni l’esplosione del nitrato d’ammonio. Le fiamme devono esser sostenute e confinate nello stesso luogo dove si trovano i prill di fertilizzante. Inoltre i prill non alimentano le fiamme, quindi devono essere contenuti in o contaminati con materiali infiammabili.

A Beirut, 2.700 tonnellate di nitrato d’ammonio sono rimaste per sei anni in un magazzino senza adeguati controlli di sicurezza, un fatto che ha quasi certamente contribuito alle circostanze che hanno trasformato un incendio industriale in una tragedia immane.

Un’esplosione di nitrato di ammonio produce grandi quantità di ossidi di azoto, tra cui il biossido di azzoto, (NO2), un gas rossiccio e dal cattivo odore. E i video dell’esplosione mostrano una colonna di fumo rosso su Beirut. Gli ossidi di azoto sono comunemente presenti nell’inquinamento atmosferico urbano e possono irritare il sistema respiratorio. La presenza di ossidi di azoto è particolarmente preoccupante per chi ha problemi respiratori, quindi di gas di Beirut possono rappresentare un problema per gli abitanti per vari giorni, finchè non verranno dispersi naturalmente.