Mark Rutte dice che l’Italia la prossima volta dovrà fare da sola

Il premier olandese: merita solidarietà ma impari a essere resiliente

LUG 2, 2020 -

Roma, 2 lug. (askanews) – La prossima volta che l’Italia si troverà ad affrontare una crisi grave come quella della pandemia COVID-19, dovrà essere in grado di rispondere “da sola”. L’ha affermato il primo ministro olandese Mark Rutte, in un’intervista per “7”, il magazine del Corriere della Sera, di cui oggi il quotidiano fornisce degli estratti.

“L’Olanda capisce e appoggia l’appello alla solidarietà”, ha detto Rutte. “Dobbiamo perà – ha aggiunto – solidarietà ai paesi più colpiti dalla pandemia, sapendo però che anche noi siamo stati colpiti gravemente. Ciò significa che gli stati i quali necessitano e meritano aiuto devono anche far sì che in futuro siano capaci di affrontare da soli crisi del genere in modo resiliente”.

Rutte ha sostenuto di essere consapevole che l’Italia, come la Spagna e altri paesi europei, è stata duramente colpita dalla pandemia e ha espresso apprezzamneto per gli sforzi del presidente del Consiglio Giuseppe Conte “varare un pacchetto di riforme mirate ad aumentare la produttività e la competitività dell’Italia, incluse misure impopolari”. Ciononostante, “è cruciale che la prossima volta l’Italia sia in grado di rispondere a una crisi da sola”.

Per quanto riguarda la forma nella quale i fondi dovrebbero giungere all’Italia, Rutte insiste che si deve trattare di prestiti e non contributi. “Un sistema di prestiti – sostiene il capo del governo olandese – è molto più logico. Anche quelli sono aiuti. E dalle analisi della Commissione, sappiamo che la sostenibilità del debito di Italia e Spagna non sarà diminuita da nuovi prestiti”.

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