Serbia, Iic Belgrado: a Novi Sad aperta la mostra “Roma Aeterna”

La città serba sarà capitale europea della cultura nel 2021

LUG 1, 2020 -

Roma, 1 lug. (askanews) – Inaugurata presso la Collezione d’Arte Straniera del Museo della Città di Novi Sad la mostra “Roma Aeterna. Capolavori della scultura romana dalla Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli” alla presenza di Carlo Lo Cascio, ambasciatore d’Italia, Vladan Vukosavljevic, ministro della cultura e dell’informazione della Repubblica di Serbia, Milos Vucevic, sindaco di Novi Sad, Vesna Ikovic, direttrice del Museo della Città di Novi Sad, Draginja Djuric, presidente del consiglio esecutivo di Banca Intesa, e Giorgio Marchegiani, presidente di DDOR osiguranje. La mostra riveste particolare importanza per la città di Novi Sad che si appresta a diventare capitale europea della cultura nel 2021.

La mostra “Roma Aeterna”, che raccoglie una selezione di trentatré opere dalla Fondazione Dino ed Ernesta Santarelli, un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale nata con la finalità di favorire, sostenere e promuovere la ricerca e la divulgazione della storia dell’arte e la storia di Roma in Italia e all’estero, è visitabile fino all’11 settembre 2020.

Curata scientificamente da Daniela Ricci, la mostra è organizzata da Glocal Project Consulting in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado e il Museo della Città di Novi Sad, sotto gli auspici dell’Ambasciata d’Italia a Belgrado e della Città di Novi Sad, con il sostegno di Banca Intesa e di DDOR osiguranje.

Le opere in mostra, che permettono di attraversare diciannove secoli di storia del collezionismo romano, dal I sec. a.C. al XVIII d.C, sono suddivise in ritratti reali, di personaggi storici o animali, e ritratti ideali, di divinità pagane, satiri, o divinità sacre. Il percorso espositivo si apre con la monumentale statua equestre di arciere orientale, dalla rara iconografia, che faceva in origine parte di un monumento celebrativo più ampio. Spiccano poi la splendida Vestale in alabastro marino d’Algeria e bronzo dorato, la grande statua di Bacco, restaurata da un collaboratore di Bernini nel sec. XVII, nonché la statua di S. Bartolomeo apostolo che, secondo la tradizione agiografica, venne martirizzato mediante la spellatura del corpo.

Il torso femminile di Vittoria o Nike con testa di Dioniso, posto su una base ricchissima di marmi policromi, è emblematico del collezionismo romano del sec. XVII: tra il Cinquecento e il Seicento il torso venne integrato con l’aggiunta delle spalle, delle braccia tagliate e soprattutto della testa in marmo bianco. Anche la testa è da riferire, come il torso, a uno scultore romano del II secolo d.C.

Presenti inoltre tre ritratti femminili, una serie di busti maschili, due sculture di animali, una serie di ritratti ideali, opere sacre quali la Madonna con Bambino di Gregorio di Lorenzo, l’arcangelo Gabriele e il tabernacolo eucaristico della bottega dei Gagini.