Libia, Di Maio: stop interferenze esterne, lavoriamo per unità Paese

Sirianizzazione? "Timore di tanti osservatori, ma non è la Siria"

GIU 30, 2020 -

Roma, 30 giu. (askanews) – “In Libia le interferenze esterne devono cessare e bisogna dare impulso al processo delle Nazioni Unite. C’è stata una Conferenza a Berlino dove questi attori hanno preso un impegno, ci aspettiamo che lo rispettino. L’operazione Irini servirà a far rispettare l’embargo sull’ingresso delle armi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un’intervista al quotidiano La Stampa.

Commentando l’ipotesi di una “sirianizzazione” della Libia, con una spartizione tra turchi e russi, Di Maio ha spiegato che si tratta di “un timore di tanti osservatori”. “Però la Libia non è la Siria. Per ragioni geografiche è necessariamente un nostro interlocutore strategico e noi lo siamo per loro come lo è l’Unione europea. Sicuramente ci sono paesi che aumenteranno la propria influenza, io però spero e lavoro per la sovranità del popolo libico e per l’unità della Libia”, ha insistito.