Serbia, vittoria schiacciante per partito presidente Vucic: 63,4%

Ora si torna sulla questione kosovara

GIU 22, 2020 -

Roma, 22 giu. (askanews) – Il partito nazionalista del presidente serbo Aleksandar Vucic ha registrato una schiacciante vittoria alle elezioni politiche che si sono tenute ieri, il primo voto dall’inizio della pandemia di coronavirus in Europa. Con il 90 per cento delle schede scrutinate il Partito progressista serbo ha ottenuto 189 su 250 seggi, con il 63,4 per cento dei voti.

I socialisti, partito creato dopo l’uscita di scena dell’uomo forte della Serbia, Slobodan Milosevic, che sono i partner della coalizione di governo, hanno raggiunto il 10 per cento, 32 seggi. Lo strapotere di Vucic in questa tornata è legato ad almeno tre fattori: le promesse elettorali, come più lavoro e investimenti esteri, il boicottaggio da parte dei principali partiti d’opposizione e la percezione di una buona gestione della pandemia nonostante il nuovo picco di contagi delle ultime settimane.

“Abbiamo ottenuto un’enorme fiducia dalle persone, la più grande di sempre in Serbia e pochi ci credevano. Abbiamo vinto ovunque”, ha detto Vucic, il cui partito ha addirittura migliorato il suo bacino di elettori, dalle elezioni del 2014 e 2016, quando aveva ottenuto il 48%. L’affluenza è stata del 56,7% nel 2016 e del 48% ieri. Belgrado, roccaforte dell’opposizione che ha gridato a delle “elezioni fake”, è scesa dal 52 al 35% di affluenza.

In Parlamento entrerà anche un partito guidato da un ex giocatore professionista di water polo che ha ottenuto il 4,2%, un movimento che vuole restaurare la monarchia, con il 2,7% e altri partiti che rappresentano le minoranze etniche.

Con le elezioni alle spalle e nonostante le accuse di bavaglio ai media e di abusi, Vucic adesso si trova con una forza enorme e un sostegno solido davanti alla necessità di fare progressi sul fronte della questione kosovara che blocca anche l’ingresso nell’Ue. Già dalla prossima settimana ha in programma colloqui con i rappresentanti dell’Unione e del Kosovo, sarà poi a Mosca e incontrerà anche rappresentanti di Pristina alla Casa Bianca.