Giappone, arrestati due parlamentari per acquisto voti

Sono alleati del primo ministro Shinzo Abe, sempre più impopolare

GIU 18, 2020 -

Roma, 18 giu. (askanews) – Un nuovo caso politico-giudiziario rischia di far ulteriormente crollare la fiducia nel primo ministro giapponese Shinzo Abe, già a livelli abbastanza allarmanti per il suo Partito liberaldemocratico. L’ex ministro della Giustizia Katsuyuki Kawai e la moglie, la parlamentare Anri Kawai, sono stati arrestati per aver comprato voti durante la campagna per le elezioni dello scorso anno. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.

Kawai, 57 anni, è un personaggio che è stato molto vicino ad Abe: ex consigliere per gli affari esteri, ha avuto anche l’incarico lo scorso anno di ministro della Giustizia, sia pur per breve tempo. E’ membro della Camera dei rappresentanti. La moglie, Anri, ha 46 anni ed è stata eletta a luglio alla Camera dei consiglieri, cioè la camera alta giapponese.

Ieri il Partito liberaldemocratico ha preso atto e accettato le dimissioni della coppia dal partito. I due hanno tuttavia affermato che intendono continuare a svolgere il loro mandato come membri della Dieta, il parlamento bicamerale nipponico.

La polizia ha potuto procedere all’arresto della coppia, perché in Giappone i parlamentari hanno l’immunità solamente durante la session dei lavori della Dieta, che si è conclusa proprio ieri.

Fonti sostengono che i due avrebbero pagato un centinaio di persone durante la campagna elettorale della donna nella prefettura di Hiroshima. La coppia nega ogni addebito, ma il segretario parlamentare di Anri Kawai è già stato condannato a 18 mesi di carcere, pena sospesa, per il pagamento di sostenitori durante la campagna elettorale della donna, pratica vietata. Se dovesse essere riconosciuta l’associazione a delinquere, poi, automaticamente anche il mandato di Anri Kawai decadrebbe.