Koike si ripresenta candidata a governatrice di Tokyo

L'attuale numero uno della capitale giapponese vuole secondo mandato

GIU 12, 2020 -

Roma, 12 giu. (askanews) – Yuriko Koike ha annunciato oggi di voler concorrere per una riconferma come governatrice di Tokyo per un secondo mandato nelle elezioni che si terranno il 5 luglio. E’ un passo importante per quella che è stata considerata in passato la più pericolosa rivale del premier Shinzo Abe, salvo poi essere sonoramente sconfitta alle elezioni politiche.

Oggi però Koike si prende un’altra chance. “Erano circa quattro anni fa, nel 2016, quando io mi presentai qui e annunciai la mia candidatura a governatrice”, ha detto Koile in una conferenza stampa che ha tenuto al Palazzo del governo di Tokyo, il grande edificio a doppia torre progettato dall’architetto Kenzo Tange. “Provo – ha continuato – gli sgtessi sentimenti ora come allora, l’urgenza di essere parte del progresso di questa città verso un migliore futuro per i cittadini della capitale”.

Koike nella pandemia COVID-19 ha tenuto una linea più dura di quella del primo ministro, probabilmente ottenendo un maggiore apprezzamento rispetto ad Abe, in un paese che comunque è riuscito a contenere il contagio senza applicare lockdown duri e senza effettuare screening di massa. Oggi la priorità per la governatrice è quella di preparare Tokyo a un eventuale seconda ondata, rafforzando il sistema sanitario della capitale, magari anche rendendo più accessibile la diagnostica e aumentando iposti letto disponibili negli ospedali. “Il tema principale è quello della strategia contro il nuovo coronavirus. La lotta contro il virus non assolutamente terminata. Probabilmente inizia ora”, ha affermato Koike. “Dobbiamo prepararci alla seconda ondata e al post-coronavirus”.

C’è poi il grande tema dei Giochi olimpici. Dovevano essere il grande rilancio di Tokyo e del Giappone, ma il nuovo coronavirus ha rovinato la festa e le Olimpiadi sono state rimandate al 2021. Con tutte le incertezze che il rischio di un ritorno del COVID comporta. Non a caso altri candidati governatori sostengono che andrebbero annullate. Non così Koike, la quale invece sostiene che TOkyo ha la capacità di organizzarle.

Koike ha 67 anni ed è una politica di lunho corso. Parla arabo e ha studiato anche al Cairo. E’ stata ministra all’ambiente nel 2003 sotto il governo di Junichiro Koizumi e nel 2007 è stata anche una ministra di Abe, col portafoglio alla Difesa. Ma poi a lasciato il Partito liberaldemocratico, senza però abbandonare il campo conservatore e l’adesione alla Nippon Kaigi, il principale think tank di destra del paese. Nel 2016 si è fatta eleggere governatrice di TOkyo da indipendente, battendo il candidato sostenuto da Abe e proponendosi così come rivale del premier. Anche questa volta non avrà il sostegno del Partito liberaldemocratico.

A sfidare la governatrice, ci saranno 15 altri candidati. Uno è il 73enne Kenji Utsunomia, capo della Federazione degli avvocati giapponesi, che ha il sostegno dei partiti di sinistra: comunisti, Partito socialdemocratico e Partito costituzionale democratico del Giappone. Poi c’è Taisuke Ono, vicegovernatore di Kumamoto, che ha il sostegno del partito Nippon ishin no kai.

La campagna elettorale inizia la prossima settimana, il 18 luglio. Gli elettori registtrati sono 11,4 milioni.