Giappone, Abe vince scommessa sul coronavirus ma perde consenso

Sondaggi vedono la fiducia nel suo governo al minimo da due anni

GIU 1, 2020 -

Roma, 1 giu. (askanews) – La strana vicenda del primo ministro giapponese Shinzo Abe: nonostante sembri aver vinto la sua scommessa con il nuovo coronavirus, non applicando misure rigide e cercando cosi di non devastare l’economia, tuttavia il livello di fiducia che i giapponesi gli accordano è ai livelli minimi da almeno due anni a questa parte.

Secondo un sondaggio telefonico condotto nel weekend dall’agenzia di stampa Kyodo, il 39,4 per cento dei giapponesi hanno fiducia nel gabinetto Abe, con un calo del 2,3 per cento rispetto allo stesso sondaggio condotto all’inizio di maggio e dello 0,6 per cento rispetto a maggio 2018. Ma allora Abe era nel bel mezzo dello scandalo che lo vedeva protagonista, con la moglie Akie, di uno scandalo sui favori ricevuti da un’istituzione scolastica privata.

Mentre in altri paesi del mondo – dalla Corea del Sud alla stessa Italia – la lotta contro il coronavirus sembra al momento aver favorito nei sondaggi sulla fiducia i governi in carica, in Giappone nonostante il successo nel tenere relativamente sotto controllo il COVID-19 non sembra aver pagato in termini di consenso.

In effetti la percentuale di coloro che, anzi, apertamente disapprovano l’operato del governo è salito al 45,5 per cento. Prevale ovviamente una grande preoccupazione: il 96 per cento del campione dice di essere preoccupato per un’eventuale seconda ondata. Le critiche all’esecutivo sono pungenti: l’81,2 per cento sostiene che il governo si sta dimostrando lento nel fornire aiuti economici alle famiglie.

Già in diversi sondaggi e analisi precedenti hanno segnalato una lentezza dell’esecutivo nel mettere in atto misure per contrastare la diffusione del coronavirus che purtuttavia in Giappone non ha visto gli sconquassi registrati in altre parti del mondo. Nel sondaggio della Kyodo, il 52,5 per cento giudica negativamente l’azione del governo contro il COVID-19, mentre il 39,5 per cento la giudica in maniera favorevole.

Nella valutazione negativa pesa sicuramente l’ultimo, ennesimo scandalo che in qualche modo ha sfiorato l’amministrazione: la vicenda del procuratore generale Hiromu Kurokawa, che è stato pizzicato dalla stampa perché è andato a giocare d’azzardo al mahjong durante le misure di distanziamento. Il 78 per cento del campione ritiene che andasse punito più severamente. Kurokawa si è dimesso.

Il calo dell’appeal di Abe, in realtà, può avere conseguenze politiche importanti. Da un lato, la presa sul potere del Partito liberaldemocratico non sembra per nulla a rischio. Il sondaggio dà il consenso al partito oltre il 37 per cento rispetto al principale partito concorrente, il Partito dell’innovazione del Giappone al 7,3 per cento. Dall’altro, però, oltre una certa soglia di sfiducia pubblica in un leader è probabile che il Jiminto (nome giapponese della compagine liberaldemocratica, ndr.) possa cercarsi un altro leader. Concorrenti giovani e agguerriti non mancano.