Roma, 1 giu. (askanews) – I movimenti religiosi tornano ancora una volta alla ribalta come focolai di diffusione del contagio da nuovo coronavirus in Corea del Sud. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (KCDC) sudcoreani hanno registrato 35 nuovi casi di contagio collegati a riunioni religiose.
Il trend dei nuovi contagi sembra comunque sotto controllo. In tutto i contagiati, da inizio epidemia sono 11.503 in Corea del Sud, un paese che all’inizio dell’epidemia sembrava destinato a essere spazzato via dal contagio ma che è riuscito, con un’articolata strategia, a mettere sotto controllo il trend delle infezioni.
Nel mese di maggio, però, una serie di circostanze sfortunate, a partire dal caso di un giovane contagiato che ha frequentato in una notte in cinque locali del quartiere dei divertimenti di Itaewon. Poi si è diffuso un nuovo focolaio in un centro logistico vicino a Seoul.