Roma, 25 mag. (askanews) – Sono oltre 110.900 i casi di Covid-19 confermati finora nel continente africano, con oltre 44.500 guariti e 3.300 morti, stando all’ultimo aggiornamento dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) per l’Africa.
I Paesi più colpiti sono il Sudafrica (22.583 casi e 429 morti), l’Egitto (16.513 casi e 735 morti), l’Algeria (8.306 casi e 600 morti), la Nigeria (7.839 e 226 morti) e il Marocco (7.429 casi e 198 morti).
Tre giorni fa, quando è stata superata quota 100.000 contagi, il direttore generale dell’Oms per l’Africa, Matshidiso Moeti, ha sottolineato come il numero dei casi non sia aumentato allo stesso tasso registrato in altre regioni e che “al continente è stato risparmiato l’elevato numero di morti che hanno devastato altre zone del mondo”.
Tuttavia, ha invitato a non abbassare la guardia, ricordando che “i nostri sistemi sanitari sono fragili e sono meno capaci di far fronte a un improvviso aumento dei casi”.
Un studio condotto dall’Oms, e diffuso nelle scorse settimane, ha infatti evidenziato che, qualora dovessero fallire le misure di contenimento adottate dai singoli governi africani, anche un ridotto numero di casi di Covid-19 con necessità di ricovero in ospedale potrebbe travolgere i fragili sistemi sanitari africani, già impegnati ad gestire altre malattie, quali tubercolosi, malaria, Hiv e malnutrizione.
Dallo stesso studio è emerso che il numero dei decessi più basso rispetto a quello di Stati Uniti ed Europa si potrebbe spiegare con una popolazione molto più giovane e stili di vita diversi.