“Stiamo combattendo una guerra santa contro l’invasore turco” (il generale Haftar)

Messaggio audio per la fine del Ramadan

MAG 24, 2020 -

Roma, 24 mag. (askanews) – I militari dell’autoproclamato Esercito nazionale libico del generale Khalifa Haftar “stanno combattendo” in Libia “una guerra santa contro l’invasore turco”. Lo ha detto lo stesso generale della Cirenaica, in un messaggio audio inviato in occasione della fine del mese sacroi del Ramadan, secondo quanto riportato dal sito Al Marsad.

Secondo Haftar si tratta una guerra che “ha per obiettivo la vittoria” e “qualsiasi elemento turco sarà considerato un obiettivo legittimo nei confronti del quale non sarà mostrata alcuna pietà”.

Pochi giorni fa il comandante della forza aerea di Haftar, Saqr al-Jaroshi, aveva annunciato per “le prossime ore la più grande campagna aerea nella storia della Libia”, aggiungendo che “tutte le postazioni e gli interessi turchi in tutte le città sono obiettivi legittimi per la nostra forza aerea”. Ankara a sua volta aveva risposto affermando che se saranno colpiti interessi turchi in Libia, le forze del generale Khalifa Haftar saranno ritenute obiettivi legittimi.

Le forze dell’autoproclamato Esercito nazionale libico (Lna), guidate da Haftar e sostenute da Emirati arabi uniti, Egitto e mercenari russi, hanno lanciato nell’aprile del 2019 l’offensiva per conquistare la capitale libica, ma il sostegno militare garantito da Ankara ha consentito al governo di accordo nazionale di Tripoli (Gna) di prendere il controllo nei giorni scorsi della base aerea di Al Watiya, situata 140 chilometri a Sud-Ovest di Tripoli, in mano ad Haftar dal 2014 e da cui venivano lanciate le operazioni militari nella zona occidentale della Libia, e ha indotto l’Lna a ritirarsi di due-tre chilometri dalla linea del fronte attestata da oltre un anno a Sud della capitale.

Prima dell’intervento del ministero degli Esteri turco contro Haftar, riportato dall’agenzia di stampa Anadolu, un alto funzionario turco aveva detto a Bloomberg che “la Turchia è ben preparata a difendere le proprie basi e gli altri siti sotto la sua protezione e le navi da guerra dispiegate nei pressi di Tripoli” e che “qualsiasi attacco a personale turco potrebbe portare a rappresaglie, anche contro il quartier generale di Haftar”.

Sempre a Bloomberg, il ministro dell’Interno del Gna, Fathi Bashagha, aveva riferito di otto caccia russi, sei MiG-29 e due Su-24, arrivati nell’Est della Libia controllato da Haftar dalla base siriana di Hmeimim, controllata dai russi. Non è chiaro se si tratta di aerei riamodernati già in possesso di Haftar o di nuove unità da aggiungere alla sua flotta.

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