Ambasciata Italia Tokyo: collegamento con aziende agro-alimentare

Si è discusso del rilancio dell'export di settore

MAG 20, 2020 -

Roma, 20 mag. (askanews) – Si è svolto oggi il quarto video-collegamento tra Ambasciata, attori del Sistema Italia in Giappone, connazionali ed aziende dedicato per l’occasione al settore agroalimentare. Vi hanno partecipato qualificati operatori tra i quali il Direttore Generale di Verona Fiere Giovanni Mantovani e il Vicepresidente di Federalimentare Paolo Zanetti. L’Ambasciatore Giorgio Starace è intervenuto, assistito dalla Direttrice dell’Ufficio ICE di Tokyo Erica Di Giovancarlo, facendo il punto sull’andamento dell’export italiano in Giappone, sulle prospettive di rilancio per il dopo-emergenza Coronavirus e sul cruciale strumento dell’Economic Partnership Agreement (EPA) tra Unione Europea e Giappone che continuerà a facilitare enormemente l’accesso al mercato giapponese dei nostri prodotti di qualità. L’Ambasciata ha inoltre fornito un aggiornamento sui principali dossier oggetto di negoziato bilaterale con le competenti autorità giapponesi (kiwi, carni ovine-caprine, cavalli vivi).

“Nel primo anno di attuazione dell’EPA, dal febbraio 2019 al gennaio 2020, i dati ci mostrano uno straordinario effetto positivo sul nostro export agroalimentare in Giappone, inclusi vini e bevande”. Così Giorgio Starace. “In questo settore, per noi strategico, non solo abbiamo registrato un +12%, con 961,5 milioni di Euro di merci esportate, ma siamo anche riusciti a utilizzare in maniera veramente capillare i benefici dell’Accordo, grazie anche all’operato di Farnesina, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Ministero della Salute, ICE, Agenzia delle Dogane e Sistema Italia nel suo complesso: Istituzioni sin da subito schierate con noi per informare e assistere le nostre aziende”.

“Il 67% dei prodotti agroalimentari italiani è così entrato in Giappone attraverso le tariffe agevolate EPA. Basti pensare al vino, per esempio, dove grazie all’EPA sono state abbattute le tariffe che si aggiravano attorno al 15% e dove siamo riusciti a utilizzare questa importantissima liberalizzazione per oltre il 90% del valore delle nostre spedizioni. Se si considera l’export nel suo complesso, al di là dunque dell’agroalimentare, l’Italia è il Paese UE che è riuscito a esportare il più alto valore di merci, circa 3 miliardi di Euro, attraverso le tariffe agevolate EPA”.