Pedofilia, alta corte Australia accoglie ricorso cardinale Pell e lo proscioglie

Accolte richieste porporato, condannato per abusi su minori

APR 7, 2020 -

Roma, 7 apr. (askanews) – L’alta corte australiana, il più alto grado di giudizio del Paese, ha deciso di prosciogliere il cardinale George Pell, ex capo della Segreteria per l’economia vaticana, condannato a sei anni di carcere per abusi su minori. E’ stato così accolto il ricorso in appello dei legali del porporato, che aveva sempre dichiarato la sua innocenza. Lo riporta il New York Times.

Il cardinale Pell, ex consigliere di papa Francesco, era stato condannato a sei anni di carcere lo scorso marzo con l’accusa di aver molestato due ragazzi dopo una messa domenicale nel 1996.

Il cardinale era stato condannato sulla base di cinque capi di imputazione, rendendolo il primo vescovo dichiarato colpevole in un tribunale penale per abusi sessuali su minori, secondo il sito BishopAccountability.org, che tiene traccia dei casi di abusi sessuali da parte del clero cattolico.

La sentenza di condanna, molto al di sotto del massimo di 50 anni, è stata attentamente esaminata, ma aveva resistito al primo grado di appello.

Ma nella sua sentenza di martedì, l’Alta Corte ha riscontrato che per tutti e cinque i capi di accusa, c’erano molte eventualità improbabili che non erano state completamente considerate dalla giuria. Esiste “una possibilità significativa”, hanno scritto i giudici dell’alta corte, “che una persona innocente sia stata condannata”.

In precedenza, nell’agosto 2019, la Corte suprema dello Stato australiano di Victoria aveva negato il primo appello del cardinale Pell per un verdetto di colpevolezza annunciato dal tribunale della contea di Victoria nel febbraio 2019. Dall’annuncio della sua sentenza nel marzo 2019, il cardinale Pell ha scontato una pena detentiva di 6 anni.