Il Gesualdo Project della Iuc prosegue con Les Arts Florissants

In programma l'integrale del Quarto Libro dei Madrigali del 1595

FEB 13, 2020 -

Roma, 13 feb. (askanews) – Dopo il grande successo del concerto inaugurale dello scorso 15 ottobre – che è stato inserito in una classifica dei 10 migliori concerti del 2019 in ambito internazionale – il Gesualdo Project dell’Istituzione Universitaria dei Concerti (Iuc) prosegue sabato 15 febbraio 2020 alle 17.30 nell’Aula Magna della Sapienza con il Quarto Libro dei Madrigali di Gesualdo da Venosa nell’esecuzione de Les Arts Florissants con la direzione di Paul Agnew.

Nell’ambito del Gesualdo Project, che proseguirà alla Iuc fino al 2021, è prevista una serie di conferenze, presentazioni di libri ed altri appuntamenti intorno all’esecuzione dei Madrigali di Gesualdo da parte de Les Arts Florissants, che stanno portando questi preziosi capolavori in Europa (Parigi, Madrid, Siviglia, Essen e altre città) e America (New York).

Il programma di questo concerto prevede, prima dell’integrale del Quarto Libro dei Madrigali di Gesualdo, l’esecuzione di alcuni madrigali e mottetti di altri grandi compositori italiani (Nicola Vicentino, Luca Marenzio, Luzzasco Luzzaschi, Claudio Monteverdi) e fiamminghi (Orlando Di Lasso), che precedettero Gesualdo.

Un’ora prima del concerto, alle 16.30 nella Sala Multimediale adiacente all’Aula Magna, si svolgerà un altro appuntamento del Gesualdo Project: Giovanni D’Alò, direttore artistico della IUC e musicologo, terrà infatti un’introduzione al concerto intitolata “Come ascoltare un madrigale”.

Vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, Carlo Gesualdo principe di Venosa è uno dei più originali e geniali musicisti di tutti i tempi e una figura chiave della transizione dal Rinascimento al Barocco, poiché la polifonia vocale, che rappresenta il culmine della musica rinascimentale, venne da lui usata per esprimere gli affetti contrastanti e portati all’estremo del barocco, usando dissonanze e cromatismi non ammessi dalle regole del tempo e anticipando così di oltre due secoli i successivi sviluppi della musica.

Nel 1595 Gesualdo si recò a Ferrara per sposare in seconde nozze (la precedente moglie era stata da lui assassinata insieme all’amante, sorpresi in flagrante), la duchessa Eleonora d’Este, e si fermò a lungo nella capitale estense. Già a Napoli Gesualdo era stato in contatto con grandi musicisti italiani e fiamminghi e con grandi poeti come Torquato Tasso, ma il vivace ambiente artistico ferrarese diede nuovo impulso alla sua arte. Lì compose il suo Quarto Libro di Madrigali, pubblicato proprio a Ferrara nel 1596. Nei testi sempre molto tormentati e cupi si è voluto vedere il riflesso del tragico fatto di sangue che segnò la sua vita, ma questa è un’interpretazione moderna, perché le concezioni estetiche dell’epoca non prevedevano commistioni tra vita e arte.

Les Arts Florissants è un collettivo strumentale e vocale a organico variabile e modulabile a seconda delle esigenze artistiche, che nel 2019 ha festeggiato i quarant’anni di attività. È stato fondato da William Christie, che nel 2013 ha associato Paul Agnew alla direzione del gruppo. È tra le prime e più reputate formazioni in campo internazionale nell’ambito della musica rinascimentale e barocca eseguita ricostruendo fedelmente le modalità originali.

La sua attività abbraccia la musica vocale e strumentale, il concerto e l’opera, e il suo curriculum è talmente ricco che è impossibile offrirne un sia pur sintetico quadro: per darne appena un’idea, si può ricordare che questo gruppo ha inciso oltre 100 dischi e si esibisce circa 100 volte all’anno praticamente in tutte le principali capitali della musica del mondo intero.