Libia, Noc: oltre un miliardo di perdite per blocco export greggio

Sanalla: "Vera crisi nazionale, agire per mettere fine a blocco

FEB 12, 2020 -

Roma, 12 feb. (askanews) – Le perdite economiche hanno ormai superato il miliardo di dollari (1.325.058.881) a causa del blocco dei terminal petroliferi in Libia, imposto il 18 gennaio dalle forze del generale Khalifa Haftar. E’ quanto si legge nell’ultimo bollettino diffuso dal colosso petrolifero della Libia (National Oil Corporation, Noc) aggiornato al 10 febbraio.

Lunedì scorso la Banca centrale libica ha riferito di “zero entrate petrolifere nel mese di gennaio”.

“La National Oil Corporation (NOC) conferma un calo della produzione all’attuale livello di 183.265 barili al giorn”, si legge ancora nel bollettino. Prima del blocco, la produzione era di circa 1,2 milioni di barili al giorno.

Nel bollettino la Noc sottolinea quindi come “la chiusura della raffineria di Zawiya, avvenuta sabato scorso, aggraverà il problema della gestione, importazione e distribuzione di carburante e alle casse dello Stato costerà molto l’importazione di carburante aggiuntivo in sostituzione della produzione della raffineria”.

Due giorni fa il presidente della Noc, Mustafa Sanalla, ha denunciato: “Le interferenze politiche nel settore petrolifero e del gas libico avranno effetti devastanti a breve e a lungo termine sull’economia libica e sul popolo libico. Tutto questo sta diventando una vera crisi nazionale. Bisogna agire subito per porre fine a questo blocco irresponsabile”.