Baku: il Tap non è solo gas, ma dialogo civiltà tra Italia e Azerbaigian

Capo Dip. Politica Estera Hajiyev: "Senza sostegno governo sarebbe stato impossibile"

FEB 8, 2020 -

Baku, 8 feb. (askanews) – Per Hikmat Hajiyev, capo del dipartimento Politica Estera dell’amministrazione presidenziale della Repubblica il gasdotto Tap, che porterà il gas azerbagiano in Italia, con approdo in Puglia, già dalla fine del 2020, non va considerato solo una condotta energetica importante, ma un “dialogo di civiltà di lungo periodo” tra i due Paesi.

Nel corso di un incontro a Baku, il capo del dipartimento presidenziale per gli Affari esteri ha auspicato che “a metà dell’autunno o alla fine del 2020 il Tap sarà finalizzato e porterà fisicamente il gas azerbaigiano sul mercato italiano. Collegheremo i nostri gasdotti, ma questa pipeline non è solo acciaio, ma anche un dialogo di civiltà di lungo periodo, l’amicizia e la cooperazione tra Italia e Azerbaigian, in altre parole: collegheremo il Caspio con l’Adriatico”.

Hajiyev ha poi sottolineato che nonostante gli atteggiamenti e le visioni “diverse” dei governi che si sono susseguiti in Italia negli ultimi mesi “senza il sostegno del governo o dei governi italiani sarebbe stato impossibile” realizzare il progetto energetico. “Il sostegno è stato indispensabile anche se ci sono state visioni diverse, c’è stato sempre un dialogo costruttivo e aperto. È un progetto win win in cui l’Italia diventa hub del gas in Europa”.