Libia, Salamé: gruppi rivali concordi su cessate il fuoco permanente

Inviato Onu: ora occorre sapere quali sono le condizioni

FEB 4, 2020 -

Roma, 4 feb. (askanews) – Nei colloqui in corso da ieri a Ginevra, le due parti rivali in Libia – il governo di accordo nazionale di Fayez al Sarraj e le forze fedeli al generale Khalifa Haftar – hanno accettato il “principio” di trasformare l’attuale “tregua” in un “cessate il fuoco permanente” e devono ora determinare come raggiungere questo obiettivo: lo ha annunciato questa mattina l’inviato Onu per la Libia, Ghassan Salamé.

“Le due parti sono venute a Ginevra e ieri abbiamo iniziato a discutere con loro la lunga lista di punti sulla nostra agenda, a partire dal tentativo di trasformare (…) questa tregua in un vero accordo sul cessate il fuoco, un accordo sostenibile. Il principio è stato adottato durante la prima sessione e la domanda è ora di sapere quali sono le condizioni”, ha detto Salamé ai giornalisti.

Allo stesso tempo, riferisce l’Afp, l’inviato dell’Onu ha ammesso che l’accordo raggiunto a Berlino il 19 gennaio e volto a rispettare l’embargo sulle armi in Libia non è stato rispettato. Salamé, tuttavia, ha espresso la speranza che una nuova risoluzione venga presto approvata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per riaffermare, nuovamente, questo embargo.