Libia, media: in bozza Berlino sanzioni a chi alimenta la guerra

Ma anche istituzioni unitarie e una forza di sicurezza unificata

GEN 18, 2020 -

Roma, 18 gen. (askanews) – Nella nuova bozza della dichiarazione finale della Conferenza di Berlino sulla Libia, prevista domani, sono previste sanzioni per tutti i Paesi che violeranno l’embargo sulle armi imposto allo Stato africano dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu e a qualsiasi paese che sostenga le milizie armate libiche, alimentando il conflitto. E’ quanto riferisce oggi l’emittente araba Al Arabiya, precisando che nel documento in lavorazione in queste ore figurano anche l’unificazione delle istituzioni libiche – esecutive, legislative e militari -, e una forza di sicurezza unificata per il contrasto al terrorismo.

L’agenzia russa Tass, inoltre, riferisce che la bozza prevede “l’istituzione di un Consiglio di presidenza funzionante e la formazione di un governo libico unico, unificato, inclusivo, efficace, approvato dalla Camera dei rappresentanti”.

Secondo quanto emerge dalla bozza in lavorazione, i partecipanti alal Conferenza di Berlino richiedono “la fine di tutti i movimenti militari in supporto diretto alle parti in conflitto, su tutto il territorio della Libia, a partire dall’inizio del processo di cessate il fuoco” e il “ripristino del monopolio dello Stato sull’uso legittimo della forza”, tramite “l’istituzione di una forza di sicurezza nazionale unificata”.

Il documento prevede infine la creazione di un comitato speciale, che avrà il compito di “mantenere il coordinamento” dopo la Conferenza di Berlino e supervisionare la reale applicazione dei termini dell’accordo, nonché di “un meccanismo di ricostruzione della Libia”, anche attraverso un piano di riforme economiche, oltre al rispetto dei diritti umani e, più in generale, del diritto umanitario.