Cina, nascite nel 2019: mai così poche negli ultimi 70 anni

Si nasce meno, ma si muore anche meno: popolazione cresce ancora

GEN 17, 2020 -

Roma, 17 gen. (askanews) – Mai il tasso di natalità nella Repubblica popolare cinese era stato così basso. E questo nonostante sia stata mandata in soffitta la deprecata “politica del figlio unico”. Lo testimoniano ui dati diffusi oggi dall’Ufficio nazionale di statistica di Pechino, secondo il quale il tasso di nascite nel 2019 è stato 10,48 per mille.

In tutto sono nati 14,6 milioni di bambini, con un calo di quasi 600mila rispetto all’anno precedente. E, ciononostante, la popolazione cinese ha continuato a crescere, raggiungendo 1,4 miliardi rispetto a 1,39 del 2018. Questo perché si nasce meno, ma si muore anche meno.

La contrazione della natalità, l’invecchiamento progressivo della popolazione, sono considerati da molti osservatori una bomba a tempo che rischia di minare la crescita e la tenuta sociale della seconda economia del mondo. Sempre meno popolazione attiva dovrà sostenere quella in pensione.

Consapevole del rischio, il governo cinese nel 2015 ha allentato la politica demografica, cancellando la “politica del figlio unico” che era stata adottata nel 1980 e consentendo alle famiglie di avere un secondo figlio.

Nei primi due anni c’era pure stato un impulso alle nascite, ma si era trattato di un rimbalzo temporaneo: da due anni il tasso di crescite ha ripreso a calare. Anche perché 35 anni di politica del figlio unico hanno avuto, tra le conseguenze indirette, uno sbilanciamento di genere, per cui oggi ci sono 30 milioni di maschi in più rispetto alle femmine.