Cina frena su negoziati fase due commercio con Usa

Trump aveva auspicato avvio al più presto

GEN 16, 2020 -

Roma, 16 gen. (askanews) – La Cina tira il freno. Dopo la firma ieri dell’accordo commerciale di fase uno con gli Stati uniti, Pechino ha cortesemente respinto l’invito del presidente americano Donald Trump a partire subito con i negoziati per la fase due.

Secondo il giornale economico cinese Caixin, il vicepremier cinese Liu He – che ieri ha firmato con Trump l’accordo di fase uno – ha affermato che affrettarsi a negoziare la fase due per i due paesi sarebbe comportarsi come “un orso che si perde in un campo di granoturco”.

La fretta non è buona consigliera, ha fatto capire l’esponente del governo cinese. “Potremmo non ottenere nulla se ci affrettassimo a fare un secondo lavoro senza che il primo sia completto. Io non penso che sia una scelta saggia lanciare con impazienza nuove fasi negoziali”, ha sostenuto a Caixin.

Le dichiarazioni di Liu contrastano fortemente con quelle di Trump, il quale ha auspicato che i negoziati di fase due inizino “non appena entrati (nella fase uno)”.

Ci sono voluti mesi di negoziati alle due parti per riuscire a trovare un accordo sulla fase uno, che pone un freno ai dazi su alcune importazioni cinesi. Tuttavia non gran parte dei dazi restano ancora in vigore.

Liu non ha sminuito il valore dell’accordo di ieri, che va al di là del suo contenuto tutto sommato limitato. A suo dire “ha pienamente dimostrato che, nonostante le tante differenze, possiamo lavorare assieme. Questo tipo di cooperazione non è buona solo per la Cina e gli Usa, ma per l’intero mondo”. In questo senso si tratta di un passaggio che, più che sul piano commerciale, dice qualcosa su quello geopolitico.