Libia, Sarraj: sì a tregua russo-turca, ma Haftar deve ritirarsi

Ankara: Mosca convinca generale a cessate fuoco, Putin chiama Emirati

GEN 11, 2020 -

Roma, 11 gen. (askanews) – “Accogliamo con piacere l’iniziativa della Russia e Turchia che punta a un cessate il fuoco, come siamo sempre disponibili ad accogliere qualsiasi iniziativa che possa andare in questa direzione, a condizione che ci sia un ritiro da parte di chi attacca, che non sembra disponibile a questo perchè ha un altro modus operandi”: lo ha detto il premier del governo di accordo nazionale libico, Fayez al Sarraj, durante la conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi dopo il colloquio con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Mosca e Ankara hanno annunciato mercoledì scorso un accordo per un cessate il fuoco in Libia a partire dalla mezzanotte di domani. Il governo di Tripoli, sostenuto da Ankara, ha già annunciato la propria disponibilità, mentre il generale Khalifa Haftar, che lo scorso aprile ha lanciato un’offensiva su Tripoli, ha finora respinto la proposta di tregua.

Oggi il ministro degli Esteri turco, Mevlet Cavusoglu, ha auspicato che Mosca riesca a convincerlo. Secondo Ankara ci sarebbero 2.000 mercenari russi al fianco di Haftar, sostenuto soprattutto dagli Emirati arabi uniti. E oggi il presidente russo Vladimir Putin ha avuto un colloquio telefonico con il principe ereditario e ministro della Difesa degli Emirati arabi uniti, Mohammed bin Zayed Al Nahyan.

Secondo un comunicato diffuso dal Cremlino, Putin ha informato il principe sull’accordo raggiunto con Ankara e “ha chiesto di rafforzare le iniziative per un immediato cessate il fuoco in Libia e l’avvio di un processo di pace tra le parti in guerra”.