Sudcorea-Giappone, vertice Moon-Abe: nessun progresso concreto

Sì al dialogo, ma nessun risultato su lite tra i due paesi

DIC 24, 2019 -

Roma, 24 dic. (askanews) – Nessun progresso concreto, ma un generico reciproco affidamento a continuare il dialogo: questo il risultato dell’atteso faccia a faccia tra il presidente sudcoreano Moon Jae-in e il primo ministro giapponese Shinzo Abe che ha avuto luogo a Chengdu, in Cina, a margine del summit trilaterale col premier cinese Li Keqiang.

Il vertice è durato circa tre quarti d’ora. Abe ha invitato Moon ad affrontare la questione con urgenza, secondo quanto ha detto un funzionario giapponese. Moon ha concordato sull’urgenza di risolvere la questione.

“Io spero di migliorare la relazione importante tra Giappone e Corea del Sud e spero di scambiare sinceri punti di vista con te”, ha detto Abe a Moon, il quale ha suggerito che “il modo migliore” per risolvere le questioni sono i negoziati diretti.

I rapporti tra Seoul e Tokyo, mai troppo rosei nonostante entrambi siano alleati regionali degli Stati uniti, si sono ulteriormente deteriorati dopo che lo scorso anno la Corte suprema sudcoreana ha decreato risarcimenti per le vittime del lavoro forzato durante il periodo coloniale (1910-1945) ai danni di grandi conglomerati giapponesi.

Il Sol levante ha reagito imponendo limitazioni all’export verso la Corea del Sud di prodotti strategici, parzialmente alleggerita nei giorni scorsi.

La lite tra i due paesi ha raggiunto picchi preoccupanti anche per Washington quando Seoul ha detto che non avrebbe rinnovato il GSOMIA, cioè l’accordo di scambio delle intelligence.