Giappone, sei anni a ex viceministro che uccise figlio “hikikomori”

Pena mite perché il padre fu minacciato

DIC 16, 2019 -

Roma, 16 dic. (askanews) – L’ex viceministro all’agricoltura giapponese Hideaki Kumazawa è stato condannato da un tribunale di Tokyo a sei anni di carcere per aver ucciso il figlio “hikikomori”, cioè affetto da sindrome da autoreclusione sociale.

I procuratori avevano chiesto per l’ex alto esponente dell’esecutivo nipponico otto anni di carcere, sottolineando il fatto che l’uccisione è stata la conseguenza di un clima di violenza instaurato dal figlio, vittima di un grave disturbo mentale. La difesa, dal canto suo, aveva chiesto la sospensione della pena, sostenendo che il figlio aveva minacciato di uccidere il padre e che, quindi, l’omicidio fu in realtà un atto di autodifesa.

Kumazawa non ha mai negato di aver commesso l’omicidio. “Penso che mi spetti di pagare per il crimine e pregare perché mio figlio possa avere pace nell’altro mondo”, ha affermato Kumazawa nell’udienza di venerdì scorso.

La storia drammatica si è svolta il primo giugno scorso, quando l’ex viceministro accoltellato diverse volte al collo il figlio, morto per dissanguamento. Kumazawa padre ha ammesso la sua colpevolezza, sostenendo di averlo fatto per paura che questi potesse fare del male a lui e alla moglie.

Subito dopo il fatto, Kumazawa aveva anche affermato di aver temuto che il figlio potesse rendersi protagonista di un accoltellamento di massa, come quello che era avvenuto pochi giorni prima a Kawasaki, vicino Tokyo, dove uno squilibrato – che era a sua volta anche uno “hikikomori” – aveva accoltellato stuidenti in attesa del bus, uccidendone due e ferendone altri 18.

Si stima che in Giappone siano diverse centinaia di migliaia le persone che possono definirsi “hikikomori”. Di queste, oltre 600mila sono tra i 40 e i 64 anni e danno vita a quello che viene definito il “problema sociale 80-50”, dove 80 sta per gli anni che hanno i genitori che si prendono cura di loro, e 50 è l’età che stanno raggiungendo o hanno raggiunto gli “hikikomori” stessi.