Giappone, Abe punta a un quarto mandato da premier

Per poter emendare la Costituzione pacifista

DIC 11, 2019 -

Roma, 11 dic. (askanews) – Shinzo Abe ha ottenuto il sostegno di dirigenti chiave del suo Partito liberaldemocratico per avere un ulteriore mandato da primo ministro del Giappone, dopo il 2021, con l’obiettivo di emendare la Costituzione, allentando il vincolo pacifista che è in essa contenuto. Lo riferisce l’agenzia di stampa Kyodo.

Il vicepremier Taro Aso, che è il principale alleato nel partito di Abe, ha spiegato in una conferenza stampa che l’attuale premier dovrebbe avere l’opportunità di prolungare il mandato per modificare la Legge suprema. “Emendare la Costituzione è un principio fondante del Partito liberaldemocratico. Abe deve prepararsi a farlo da sé”, ha detto Aso.

Questa presa di posizione viene dopo che lunedì Abe ha ribadito che intende procedere con la riforma costituzionale, il cui dibattito avrà inizio nel mese di gennaio.

L’elemento più rilevante, e anche più controverso, di questa riforma è l’inserimento nell’Articolo 9 della Costituzione – che sancisce la rinuncia alla guerra e a detenere forze armate – del riconoscimento delle Forze di autodifesa nipponiche.

La questione della riforma è altamente divisiva e l’esito è tutt’altro per scontato per Abe, che la considera un fatto cruciale che darebbe lustro alla sua intera carriera politica.

Ma non si tratta di un processo semplice. Per modificare la Costituzione il Partito liberaldemocratico ha bisogno di due terzi dei voti nelle due camere. Questo vuol dire che deve riuscire a ottenere i voti di altri partiti pro-riforma, ma questo ha un costo politico anche in termini di contenuti della riforma.

Una volta approvata la riforma alla Dieta, poi, questa dovrebbe confrontarsi con un referendum popolare, i cui esiti sono tutt’altro che scontati.

Per questo motivo la riforma è complessa. Abe ha già chiesto è ottenuto nel 2017 un cambiamento delle regole del partito, che gli ha concesso un terzo mandato, che scade nel 2021. Ora potrebbe chiederne un quarto, cambiando di nuovo le regole del partito. E potrebbe ottenerlo, anche se qualche nervosismo c’è. Lo stesso segretario generale Toshihiro Nikai ha specificato in una conferenza stampa che questo quarto mandato sarebbe giustificato solo se Abe non facesse progressi sufficienti prima di settembre 2021.