Etiope Abiy Ahmed riceve il Premio Nobel per la Pace 2019

Il discorso: la guerra è l'inferno, e io l'ho vista

DIC 10, 2019 -

Roma, 10 dic. (askanews) – Il primo ministro etiope Abiy Ahmed Ali ha ricevuto oggi a Oslo il Premio Nobel per la Pace e ha tenuto il suo discorso di fronte ai reali di Norvegia e agli altri convenuti.

“Sono onorato di essere qui con voi e profondamente grato al Comitato per il Nobel norvegese per aver riconosciuto e incoraggiato il mio contributo a una pacifica soluzione della disputa di confine tra Etiopia e Eritrea”, ha detto il capo di governo africano.

“Io – ha continuato – accetto questo premio per conto degli africani e dei cittadini del mondo il cui sogno di pace è spesso trasformato in un incubo di guerra”.

Ahmed ha ricordato di essere stato un giovane soldato che combatteva la guerra tra Etiopia ed Eritrea. “Ci sono quelli che non hanno mai visto una guerra, ma la glorificano e la rendono romantica”, ha lamentato il Nobel.

“La guerra – ha proseguito – è l’epitome dell’inferno per tutti coloro che vi sono coinvolto. Io lo so perché ci sono stato dentro e sono tornato: ho visto fratelli massacrare i fratelli sul campo di battaglia, o visto vecchi, donne e bambini gtremare sotto la mortale pioggia di pallottole e di colpi di artiglieria”. La guerra, ha detto ancora l’esponente etiope, rende gli uomini “aspri”, “senza cuore” e “selvaggi”.

Nello stesso tempo, però, una pace duratura ha un “grande prezzo”, perhé essa “porta frutto quando è piantata nel suolo della giustizia”: diritti civili, eguaglianza nelle opportunità, fine della corruzione sono condizioni necessarie perché la pace si installi in Africa, ha segnalato il premio Nobel.

“Prima di poter raccogliere il dividendo della pace – ha detto ancora – noi dobbiamo piantare i semi dell’amore, del perdone e della riconciliazione nei cuori e nelle menti dei nostri cittadini”,