Afghanistan, uccisione medico-eroe giapponese è stata premeditata

Testimoni: un attacco mirato. Mancano ancora rivendicazioni

DIC 5, 2019 -

Roma, 5 dic. (askanews) – L’attacco in cui è stato ucciso, assieme ad altri cinque, il medico giapponese Tetsu Nakamura, noto per il suo impegno umanitario, in Afghanistan, è stato premeditato e mirato. Lo scrivono i media nipponici, che dedicano alla figura di Nakamura molto spazio.

Secondo quanto affermato da testimoni, gli aggressori sono arrivati a Jalalabad su due diverse auto. Hanno preso sui due lati l’auto su cui viaggiava Nakamura, sparando contro entrambe le fiancate.

Alla fine dell’attacco si è sentita una voce dire: “E’ finita, possiamo andare”, poi le due auto sono scappate via. Gli aggressori erano a volto coperto.

Al momento non vi sono state rivendicazioni e i talebani hanno negato di essere coinvolti.

Il capo di gabinetto del governo giapponese Yoshihide Suga, che fa da portavoce del governo, ha assicurato che l’uccisione del medico non sarà perdonata.

“Come medico, Nakamura ha dato un grande contributo nell’area della cura clinica in Afghanistan”, ha detto il primo ministro giapponese Shinzo Abe.

L’azione di Nakamura era universalmente riconosciuta come di alto valore umanitario. In particolare, il medico aveva trasformato un’ampia area della zona di Nangarhar da deserto a campi produttivi di cereali, portando l’acqua.

Il portavoce del presidente afgano Ashraf Ghani ha definito l’assassinio di Nakamura come un “atto vergognoso e codardo contro uno dei più grandi amici dell’Afghanistan”. E ha ricordato: “Nakamura ha dedicato tutta la sua vita a cambiare le vite degli afgani, ha lavorato nella gestione delle acque, sulle dighe e nel miglioramento dell’agricoltura tradizionale in Afghanistan”.