Forte sisma nella notte, terrore in Albania: 13 morti, 600 feriti

Bilancio provvisorio. Avvertito anche in Italia, che invia soccorsi

NOV 26, 2019 -

Roma, 26 nov. (askanews) – La terra trema che è ancora notte fonda. Sono le 2,54 locali – appena un’ora più tardi in Italia – quando l’Albania precipita in uno dei suoi incubi peggiori. Gli edifici di Durazzo, Shijak, Thumane si sgretolano come castelli di sabbia. Ci sono macerie ovunque. E sotto di esse, persone. A decine, forse centinaia. Con un bilancio dei morti che si aggiorna di ora in ora: sono almeno 13, secondo le ultime informazioni del governo. Secondo BalkanWeb, ci sono anche due bambini. Almeno 600 albanesi hanno avuto bisogno di assistenza medica. Altre 28 sono state portate in salvo dal personale di soccorso, in parte arrivato anche dall’estero, in una gara di solidarietà a cui partecipa anche l’Italia. Al momento, ha precisato il ministro degli esteri Luigi Di Maio, non risultano nostri connazionali coinvolti.

La scossa, di magnitudo 6,4 sulla scala Richter, ha colpito la costa settentrionale del Paese. Il suo ipocentro è stato localizzato a una profondità di 10 chilometri. Durazzo il centro più vicino. Tirana dista appena 40 minuti d’auto. Nella capitale la gente è scesa in strada, in preda al panico, e c’è rimasta per tutta la notte, terrorizzata dalle decine di repliche di assestamento, anche di media intensità. Una di queste, in mattinata, ha raggiunto i 5,3 gradi della scala Richter.Il sisma è stato avvertito anche in Italia: in Puglia, in Basilicata, in Campania e in Abruzzo, ma anche in buona parte della regione balcanica, fino a Novi Sad, in Serbia, a circa 700 chilometri di distanza. E alle 9:19, la terra ha tremato pure in Bosnia Erzegovina: una scossa che l’Istituto geologico americano ha valutato pari a 5,4 gradi della scala Richter.

Le scuole in Albania oggi sono rimaste chiuse. I soccorritori scavano anche a mani nude, per estrarre eventuali superstiti da sotto le macerie. Video e foto postate sui social network mostrano anche normali cittadini impegnati nelle ricerche tra i detriti. Secondo le testimonianze sul web si temono molti dispersi. Gli ospedali, dove si lavora in condizioni precarie, sono già colmi di gente che chiede aiuto. A Kurbin, località non lontana dall’epicentro, una persona in preda al panico è saltata giù da un balcone. E’ tra le 11 vittime. Altre due persone hanno perso la vita a Thumane. Una donna anziana è morta facendo da scudo, con il suo corpo, al nipotino di pochi anni.

“Tutte le strutture statali sono state attivate fin dai primi momenti dopo il terremoto. Stiamo lavorando intensamente per salvare ogni possibile vita in alcune zone di Durazzo e Thumane”, ha spiegato il primo ministro albanese Edi Rama, in un messaggio su Twitter. “È un momento drammatico in cui dobbiamo comunque mantenere la calma, stare l’uno al fianco dell’altro e affrontare questo colpo”, ha poi aggiunto Rama in un altro tweet. “Faremo tutto ciò che è in nostro potere e con i nostri grandi amici al nostro fianco supereremo questa situazione”, ha aggiunto il premier di Tirana.

Tutti “gli amici” dell’Albania si sono mobilitati. E tra loro c’è anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che, a nome dell’Italia, ha autorizzato la partenza di uomini e mezzi della Protezione civile. “L’Italia è vicina all’amico popolo albanese, duramente colpito dal terremoto. All’alba ho sentito il Premier Edi Rama e ho subito disposto l’invio di uomini e mezzi di soccorso”, ha confermato il premier su Twitter. Il team è composto da squadre USAR di ricerca e soccorso dei Vigili del fuoco della Toscana e squadre operative da Puglia e Campania – integrate da personale medico dell’AREU della regione Lombardia – da ingegneri e tecnici del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco esperti nella valutazione e analisi del danno, da personale del Dipartimento della Protezione Civile e della Croce Rossa italiana.

Anche la Turchia ha deciso di inviare mezzi e personale. E la Grecia. “Le ambasciate dell’Unione europea e degli Stati Uniti hanno annunciato la loro disponibilità”, ha confermato Rama. Una disponibilità che, per parte europea, è stata confermata dall’Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di Sicurezza, Federica Mogherini. “L’Unione europea è solidale con l’Albania ed è pronta a offrire assistenza, anche attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Unione”, ha detto. “Rimaniamo in contatto con il governo albanese per identificare i modi migliori in cui possiamo aiutare in questo momento difficile”.