Iran, guida suprema Khamenei appoggia aumento prezzo benzina

Proteste in tutto il Paese, 40 arresti a Yazd

NOV 17, 2019 -

Roma, 17 nov. (askanews) – Il leader supremo della Rivoluzione iraniana, ayatollah Ali Khamenei ha sostenuto oggi l’aumento del prezzo della benzina, che ha provocato manifestazioni in tutto il paese e ha accusato gli oppositori dell’Iran e i nemici stranieri di “sabotaggio”. Lo ha riferito la tv di stato.

“Alcune persone sono probabilmente preoccupate per questa decisione (…) ma il sabotaggio e l’incendio doloso sono commessi da criminali, non dalla nostra gente. La controrivoluzione dell’Iran e i suoi nemici hanno sempre sostenuto il sabotaggio e le violazioni della sicurezza e continuano a farlo”, ha detto l’Ayatollah, secondo la televisione di stato iraniana.

Per Khamanei, l’aumento dei prezzi del carburante si basasulla consulenza di esperti e doveva essere sostenuto.

Quaranta persone sono state arrestate nella città centrale di Yazd dopo uno scontro con la polizia durante le proteste contro l’aumento dei prezzi del la benzina, secondo quanto riportato oggi dall’agenzia di stampa semi-ufficiale Isna.

Una persona è morta a Sirjan, nel centro-sud del paese, venerdì, il giorno in cui le autorità hanno annunciato il razionamento del carburante e un aumento del 50% del prezzo della benzina. Le manifestazioni si sono diffuse sabato in una quarantina di città.

Queste misure hanno provocato manifestazioni di rabbia mentre gli iraniani affrontano una difficile situazione economica aggravata dal ripristino delle sanzioni statunitensi l’anno scorso, dopo la decisione di Donald Trump di ritirare gli Stati Uniti dall’accordo internazionale sul programma nucleare di Teheran.