Libano, Unifil: siglato accordo tra Università italiana e libanese

"Ponte per la cultura tra le due sponde del Mediterraneo"

NOV 14, 2019 -

Roma, 14 nov. (askanews) – Il contingente italiano in Libano, attualmente su base Brigata Aosta, ha promosso assieme all’Istituto Italiano di Cultura (IIC) di Beirut, la sigla di un accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi di Messina e la Lebanese University di Beirut, sostenendo così “la nascita di un ponte per la cultura tra le due sponde del Mediterraneo”. E’ quanto si legge in un comunicato diffuso oggi dal ministero della Difesa.

L’accordo, favorito dai militari italiani e curato dal professore Antonino Germanà dell’Università di Messina e per gli aspetti procedurali da Monica Zecca, direttrice dell’IIC e addetta Culturale dell’Ambasciata d’Italia in Libano, avrà durata quinquennale e prevederà la possibilità di immatricolare e ospitare annualmente, a spese dell’Università peloritana, quattro studenti provenienti dalle province di Tiro e Bint Jubayl, due delle principali municipalità del settore di competenza del contingente Italiano che opera nel Sud del Libano. L’iniziativa, oltre a consolidare le opportunità di scambio culturale e di aggregazione sociale tra Italia e Libano, consentirà scambi di conoscenze nel campo della ricerca scientifica e servirà a promuovere e diffondere la lingua e la cultura italiana, attraverso l’organizzazione di corsi di lingua e di eventi culturali per favorire la circolazione delle idee, delle arti e delle scienze.

Con la firma del documento da parte di Salvatore Cuzzocrea, Magnifico Rettore dell’Università di Messina, e di Fouad Ayoub, Presidente della Lebanese University, si è da subito concordato di attivare, nelle prossime settimane, due corsi di lingua italiana nelle sedi universitarie di Tiro e di Bint Jubail, finanziati dal contingente Italiano e dall’Istituto Italiano di Cultura, per consentire la familiarizzazione con la lingua italiana agli studenti che potrebbero essere selezionati per la frequenza universitaria in Italia.

Per il generale Bruno Pisciotta, comandante del Contingente nazionale di Unifil, si tratta di “un successo strategico che si inserisce nel quadro più ampio dei progetti di cooperazione tra Italia e Libano. Iniziative di questo genere vanno ad inserirsi in più ampi programmi avviati e in fase di finalizzazione da parte dell’Italia e coordinati dall’Ambasciata d’Italia a Beirut”.