Giappone, incendio castello di Shuri: distrutto per gran parte

Un simbolo di Okinawa, patrimonio UNESCO dell'umanità

OTT 31, 2019 -

Roma, 31 ott. (askanews) – E’ andato distrutto il corpo principale del castello di Shuri, patrimonio dell’umanità e una delle principali attrazioni di Okinawa, dopo essere stato avvolto dalle fiamme in un devastante incendio le cui origini restano sconosciute. Lo riferiscono i media nipponici.

Non risultano esserci state vittime, una trentina di persone che risiedono nei dintorni sono state evacuate.

L’incendio è deflagrato nella tarda mattinata locale di ieri e ha mandato in fumo una superficie di 4.200 metri quadrati. Sono stati distrutti il corpo principale e i palazzi settentrionale e meridionale, prevalentemente costruiti in legno.

Il castello era il cuore del regno delle isole Ryukyu, che è stato indipendente dal Giappone dal XV al XIX secolo.

Durante la devastante battaglia di Okinawa, alla fine della seconda guerra mondiale, era stato già una volta completamente distrutto, per essere ricostruito nel 1992.

Dal 2000 la struttura era diventata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

“E’ un sito Patrimonio mondiale che rappresenta Okinawa. Ma più di tutto, io sono molto preoccupata per il fatto che molti cittadini di Naha vivono nelle aree circostanti e ho ricevuto notizie che le fiamme potrebbero costituire un rischio per quelle persone”, ha detto la sindaca di Naha Mikiko Shiroma.

Il portavoce del governo, Yoshihide Suga, ha assicurato che l’esercutivo di Tokyo farà tutto il possibile per ricostruire la struttura.

Le Ryukyu furono un regno-cerniera tra Giappone e Cina, di cui erano contemporaneamente stato tributario. E anche a livello architettonico questo mélange è evidente. Lo stesso castello di Shuri mescola stile cinese e nipponico.