Da Nordcorea ultimatum a Usa: progressi negoziati entro fine anno

Alto funzionario: non basteranno buoni rapporti Trump-Kim

OTT 27, 2019 -

Roma, 27 ott. (askanews) – La Corea del Nord ha avvertito oggi che sarebbe un errore per gli Usa pensare di chiudere l’anno “in pace”, senza che vi siano progressi sul fronte dei negoziati nucleari. .

“Gli Usa sono seriamente in errore se pensano di passare in pace la fine di quest’anno, sfruttando le strette relazioni personali tra il loro presidente e il presidente della Commissione affari di Stato della Repubblica democratica popolare di Corea (DPRK)”, cioè Kim Jong Un, ha detto il vicepresidente del Comitato centrale del Partito dei lavoratori coreani Kim Yong Chol, secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa ufficiale KCNA.

Pyongyang ha posto come deadline la fine dell’anno per ricevere una nuova proposta sui negoziati di denuclearizzazione da Washington.

Kim Yong Chol è stato il capo dei negoziatori nordcoreani nei colloqui con gli Stati uniti. Però, dopo il fallimento del summit Kim-Trump di Hanoi di febbraio, ha passato la mano a Jang Kum Chol.

Lo scorso mese, all’Assemblea generale dell’Onu, gli Stati uniti hanno ribadito di volere dalla Corea del Nord una “definitiva, piena e verificata denuclearizzazione”, una formula che spesso viene indicata dall’acronomo FFVD, per la revoca delle sanzioni.

Si tratta di una posizione che, secondo Pyongyang, blocca la possibilità di raggiungere l’accordo, mentre la Nordcorea vorrebbe un percorso passo per passo, con la revoca delle sanzioni man mano che la denuclearizzazione procede.

“Gli Usa stanno pressando insistentemente altri paesi perché mettano in pratica le risoluzioni sulle sanzioni dell’Onu e non stanno lasciando ferma alcuna pietra affinché le risoluzioni anti-DPRK passino presso l’Assemblea generale usando i loro paesi-satellite”, ha affermato Kim Yong Chol.

“La situazione – ha proseguito – evidenzia l’intento Usa di isolare e soffocare la DPRK in maniera più subdola e feroce di prima, invece di soddisfare la nostra richiesta per un cambiamento nel metodo di calcolo”.

Solo la relazione personale instaurata tra Kim Jong Un e Trump, secondo il funzionario nordcoreano, hanno consentito di mantenere le relazioni n piedi nonostante “atti ostili e pratiche sbagliate abituali” da parte degli Usa.

Però, ha proseguito “c’è un limite a tutto”. Quindi, se non ci saranno sostanziali progressi, le relazioni tra Usa e Corea del Nord andranno a finire in uno stato dibelligeranza.