Ancora scontri nella notte in Catalogna, rinviata Barcellona-Real Madrid

Almeno 19 arresti, ferite 42 persone

OTT 18, 2019 -

Roma, 18 ott. (askanews) – Sono complessivamente diciannove le persone arrestate nella notte nella regione semiautonoma spagnola della Catalogna, dove non accennano a placarsi le proteste contro la decisione della Corte Suprema di condannare nove leader indipendentisti. Lo riporta la stampa nazionale, che cita la polizia.

Lunedì, la Corte Suprema ha condannato nove leader indipendentisti catalani al carcere, con pene dai nove ai tredici anni, per il coinvolgimento nel referendum non autorizzato del 2017 sull’indipendenza.

Il verdetto ha provocato proteste di massa in Spagna, in particolare in Catalogna, dove i manifestanti hanno dato fuoco a macchine, compiuto atti vandalici contro negozi e proprietà e lanciando bombe molotov contro i poliziotti.

I manifestanti sono stati arrestati giovedì notte per disturbo della quiete pubblica e aggressione agli agenti. Quattro arresti sono stati effettuati a Barcellona, cinque a Girona, due a Lleida, sei a Tarragona, due nella zona centrale della Catalogna.

Secondo il quotidiano spagnolo El Pais, almeno 42 persone sono rimaste ferite nelle violente proteste tra giovedì notte e venerdì mattina.

Intanto il “Clasico” tra Barcellona e Real Madrid, in programma domani, sabato 26 ottobre, e valido per la decima giornata della Liga, è stato rinviato per i timori di disordini.

Le società hanno ricevuto la disposizione di accordarsi su una nuova data entro lunedì. La Liga aveva chiesto alla Federcalcio spagnola di invertire l’ordine delle partite, giocando l’andata al Santiago Bernabeu di Madrid e il ritorno al Camp Nou. Il Barcellona, che ha preso posizione contro la detenzione dei leader separatisti con una nota ufficiale, sperava che la partitissima – considerata da molti la trasposizione dello scontro tra il potere centrale spagnolo e le aspirazioni indipendentiste catalane – si giocasse come da calendario.

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