Il simpatico addio di Moscovici alla stampa italiana

"Ovunque vada ci sono giornalisti che chiedono della 'manovra'"

OTT 10, 2019 -

Lussemburgo, 10 ott. (askanews) – “In Francia si dice che un ministro capisce di non essere più ministro quando si siede nel sedile posteriore e l’auto non parte; io capirò di non essere più commissario europeo quando non ci saranno più giornalisti italiani ad aspettarmi per chiedermi della ‘manovra’”. E’ stato questo il simpatico addio del commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, dedicato ai giornalisti italiani, durante la conferenza stampa del suo ultimo Eurogruppo, stamattina a Lussemburgo.

“Ho partecipato al mio primo Eurogruppo – ha ricordato Moscovici – come ministro delle Finanze francese, nel giugno 2012. Poi, dopo una breve interruzione, ho continuato come commissario per gli ultimi cinque anni, così che complessivamente ho partecipato a più di 80 riunioni dell’Eurogruppo. Questa era la mia ultima volta”. “Oggi – ha continuato il commissario – voglio salutare tutta la stampa, ma voglio dire una parola particolare per i giornalisti italiani: perché dovunque io vada nel mondo, qualunque cosa faccia, sono sempre seguito da giornalisti italiani che mi chiedono come va l’Italia, mi chiedono della ‘manovra’”. I giornalisti italiani, ha aggiunto, “hanno un talento particolare, l’ubiquità, impressionante”.

“Amo l’Italia, ieri ho incontrato il ministro Roberto Gualtieri, e non ho ancora finito di occuparmene, ma mi restano – ha concluso Moscovici – ancora alcune settimane”. Il commissario comincerà l’esame della manovra finanziaria dopo la sua notifica a Bruxelles entro il 15 ottobre, ma la valutazione verrà completata poi dalla nuova Commissione europea di Ursula von der Leyen, che dovrebbe entrare il funzione il primo novembre, dopo il voto di fiducia del Parlamento europeo.

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