Giappone, attacco alla KyoAni: numero morti salito a 36

Deceduta dopo mesi di ricovero un'ulteriore vittima

OTT 5, 2019 -

Roma, 5 ott. (askanews) – Il bilancio delle vittime dell’attacco incendiario a luglio contro la casa di produzione di cartoni animati (anime) Kyoto Animation (Kyoani) è salito a 36, dopo la morte ieri notte di una giovane dipendente dell’azienda che era ricoverata per le gravissimi ustioni riportate. L’ha riferito la polizia giapponese.

La giovane era al primo piano dell’edificio, quando è scoppiato l’incendio doloso che ha provocato strage. Il nome della vittima, che aveva una ventina d’anni, è stato celato dalla polizia in attesa di autorizzazione della famiglia a diffonderlo.

La morte viene a sorpresa, perché a settembre tutti i feriti dell’incendio erano dati sulla via della guarigione.

Attualmente, dei 33 feriti nell’incendio, ancora cinque restano in ospedale.

Ricoverato è ancora anche Shinji Aoba, 41 anni, sospettato come il responsabile dell’incendio. Secondo le ricostruzioni di stampa seguenti all’attacco, l’uomo avrebbe agito spinto dalla rabbia perché riteneva che un suo soggetto fosse stato copiato dalla casa di produzione.

L’uomo ha subito gravi ustioni e non sarà arrestato finché i medici non avranno ritenuto che può essere tenuto in stato di detenzione senza pregiudizio per la sua salute.