Iran apre alle donne gli stadi di calcio: cade tabù durato 40 anni

Storica decisione dopo pressioni FIFA e suicidio una tifosa

SET 19, 2019 -

Roma, 19 set. (askanews) – “Sono stati completati tutti i preparativi necessari affinchè le signore, inizialmente solo per le partite internazionali, possano entrare negli stadi di calcio” in Iran. Lo ha annunciato oggi il ministro dello Sport della Repubblica islamica, Masoud Soltanifar, come riportano i media ufficiali. Parole che implicano la caduta di un tabù durato 40 anni, arriva dopo un esplicita e forte richiesta della FIFA, la Federazione calcistica internazionale. E dopo le polemiche per la morte della tifosa Sahar Khodayari, la giovane donna che a 29 anni si è data fuoco lo scorso marzo per evitare di tornare in carcere dopo essere stata scoperta mentre tentava di entrare in uno stadio di calcio.

Il governo del moderato presidente Hassan Rohani aveva già mostrato aperture sulla questione, scontrandosi però con il fronte dei conservatori. L’esordio delle tifose iraniane allo stadio è atteso per la partita del 10 ottobre che la Nazionale maschile di calcio giocherà allo stadio Azadi di Teheran contro la Cambogia per le qualificazioni al Mondiale del 2022 in Qatar. Nell’impianto “sono stati approntati ingressi, tribune e bagni separati” per uomini e donne. Un dispiegamento rafforzato di polizia è inoltre previsto per garantire che non vi siano incidenti.

Il divieto alle donne di seguire le partite negli stadi in Iran è entrato in vigore dopo la rivoluzione islamica del 1979 ed è tornato al centro di dure polemiche nei giorni scorsi a seguito della morte di Sahar Khodayari, ribattezzata “la ragazza in blu” dai colori della sua squadra del cuore, l’Esteghlal di Teheran, allenata ora dal tecnico italiano Andrea Stramaccioni.

La tifosa Sahar Khodayari è morta in ospedale per le ustioni riportate dopo essersi data fuoco davanti a un tribunale della capitale iraniana quando ha appreso che rischiava una condanna a sei mesi per oltraggio al pudore per essere entrata in uno stadio nel marzo scorso. La magistratura aveva poi precisato che non era stata ancora emessa nei suoi confronti alcuna sentenza.

Proprio oggi, il presidente della Fifa, Gianni Infantino, ha firmato un comunicato ufficiale sul divieto d’ingresso negli stadi alle donne in Iran: “Spero che la Federazione iraniana e le autorità iraniane siano state ricettive alle nostre ripetute chiamate per affrontare questa situazione inaccettabile. Li ho contattati più volte nel recente passato e così anche l’amministrazione Fifa. Al momento abbiamo una delegazione di membri della Fifa in Iran e non vedo l’ora di ricevere buone notizie da loro”, si legge nel comunicato.

“La nostra posizione è chiara e ferma: le donne devono essere autorizzate a entrare negli stadi di calcio in Iran. Comprendiamo che ci sono passi e processi che devono essere presi prima che ciò avvenga in modo corretto e sicuro, ma ora è il momento di cambiare le cose e la Fifa si aspetta sviluppi positivi a partire dalla prossima partita in casa in Iran a ottobre”, conclude il comunicato FIFA.