Mosca e la Russia al voto domenica, dopo lunga serie di proteste

Arresti e disordini hanno riportato in auge l'oppositore Navalny

SET 3, 2019 -

Roma, 3 set. (askanews) – Non semplici elezioni locali, ma un test durissimo per la tenuta del sistema di potere che vede da vent’anni al vertice della Federazione Russa Vladimir Putin. La lunga estate calda moscovita (solo dal punto di vista politico) ha infatti visto settimane di manifestazioni, prima del voto per i deputati cittadini che si terrà domenica 8 settembre. Sinora le proteste si sono trasformate nel più grande movimento di opposizione in Russia dall’inverno 2011-2012, quando i manifestanti scesero in strada in coincidenza con il ritorno di Putin al Cremlino.

E lo stesso Cremlino si è scrollato di dosso le proteste di questi mesi come insignificanti, pur sostenendo la risposta durissima della polizia. Proprio oggi un tribunale russo ha condannato un uomo a tre anni di prigione per aver attaccato un poliziotto durante una protesta non autorizzata a Mosca a luglio. Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa RIA Novosti, Ivan Podkopayev è stato uno dei migliaia di manifestanti che quest’estate hanno partecipato alla serie di proteste.

Arresti e disordini non hanno fatto altro che riportare in auge l’oppositore Aleksey Navalny, che dal sito vote2019.appspot.com invita a trovare il candidato contro Russia Unita, il partito vicino a Putin.

E anche se le manifestazioni non sono riuscite a raggiungere l’obiettivo principale (ovvero l’ingresso dei candidati di opposizione in gara), coloro che si sono presentati in strada durante l’ultima manifestazione di sabato 31 agosto – sfidando un divieto che è stato imposto con violente detenzioni durante le precedenti proteste – hanno sottolineato il loro ruolo, quale espressione di un’ulteriore resistenza civile.

Le elezioni per la Duma della città di Mosca (paragonabile a un consiglio comunale della capitale, benchè lo status di Mosca sia quello di una regione vera e propria) si terranno in un’unica giornata elettorale, l’8 settembre 2019 appunto. Le elezioni si terranno secondo il sistema maggioritario, 45 deputati saranno eletti in 45 collegi elettorali a mandato unico, i deputati saranno eletti per un mandato di 5 anni fino al 2024.

Mosca è infatti divisa in 45 distretti. Lo schema elettorale non è cambiato dalle elezioni del 2014. Gli aspiranti candidati per registrarsi dovevano raccogliere le firme degli elettori a loro sostegno, per un ammontare pari al 3% di tutti gli elettori del collegio elettorale (da 4.500 a 5.500 firme). I candidati nominati dai partiti politici rappresentati nella Duma di stato sono esentati da questa raccolta.

La registrazione è stato proprio il nodo della questione, sfociata poi in disordini di massa. Le proteste sono state infatti scatenate da dichiarazioni di candidati indipendenti che hanno annunciato numerose violazioni da parte delle autorità e dei loro concorrenti nell’ambito della procedura di registrazione. I raduni su viale Sakharov il 20 luglio e il 10 agosto 2019 sono diventati i più grandi raduni di opposizione politica negli ultimi anni e una manifestazione non autorizzata il 27 luglio 2019 ha fatto il record per numero di fermati.

Ad aggiungere fuoco sulle polemiche è arrivato poi anche Pierre Godrey, uno dei crittografi più rispettati al mondo, direttore della ricerca presso il Centro nazionale francese per la ricerca scientifica, che ha scoperto vulnerabilità nel sistema di crittografia dei dati che verrà utilizzato nelle elezioni della Duma della città di Mosca. Il tutto dopo che la Duma di stato della Federazione Russa ha adottato la legge sul voto elettronico sperimentale alle elezioni della Duma della città di Mosca e la legge è stata firmata dal presidente Vladimir Putin.

Secondo Godrey è “completamente non sicura” e può essere violata dagli aggressori in circa 20 minuti. Allo stesso tempo, il governo di Mosca ha sottolineato la sicurezza del sistema di voto elettronico sviluppato: “La tecnologia Blockchain garantirà la trasparenza e l’immutabilità di tutti i dati. Tracciarne il percorso sarà quasi impossibile”.

Più in generale il voto non riguarderà solo Mosca: in una sola giornata elettorale la Federazione Russa ospiterà campagne elettorali a vari livelli, tra cui elezioni di deputati della Duma di Stato (in sostituzione ad altri deceduti o destinati ad altro incarico), governatori di 19 soggetti della Federazione (16 dirette e 3 tramite votazione in parlamento) ed elezioni dei deputati degli organi legislativi del potere statale in 13 soggetti della Federazione Russa.