Formalmente cancellato accordo intelligence Sudcorea-Giappone

Abe: Seoul continua a minare la fiducia; Pompeo: siamo delusi

AGO 23, 2019 -

Roma, 23 ago. (askanews) – La Corea del Sud ha formalmente comunicato oggi al ministero degli Esteri giapponese la disdetta dell’accordo di condivisione dell’intelligence GSOMIA, un documento considerato fondamentale per le politiche di sicurezza dei paesi alleati degli Usa in Asia orientale. L’ha riferito il dicastero nipponico.

Ieri Seoul aveva annunciato che avrebbe dato corso alla minaccia già formulata giorni fa, in un momento di particolare tensione tra Tokyo e Seoul, che sono ai ferri corti dopo che una corte sudcoreana ha stabilito che aziende giapponesi devono pagare risarcimenti per il lavoro forzato coreano utilizzato durante il periodo coloniale (1910-1945), questione considerata dal Giappone ormai regolata dall’accordo di normalizzazione dei rapporti del 1965.

La controversia ha portato a minacce di sanzioni sul commercio bilaterale. Tokyo ha deciso lo stop alle forniture di alcune merci, che Seoul considera strategiche per le proprie tecnoligie. Per cui ieri aveva annunciato la disdetta di GSOMIA, considerando “inopportuna” la condivisione di informazioni sensibili con il Giappone.

Il primo ministro nipponico Shinzo Abe ha criticato aspramente Seoul in una conferenza stampa: “Purtroppo continua a danneggiare la relazione di fiducia tra paesi”. Ciononostante, ha aggiunto Abe, per garantire la sicurezza in Asia nordorientale, è necessaria la collaborazione tra Giappone, Stati uniti e Corea del Sud.

Quindi, ha detto ancora il premier nipponico che oggi ha visto per un’ora sull’argomento il ministro degli Esteri Taro Kono, “nei confronti della Corea del Sud, non cambierà la nostra politica di base di chiedere il rispetto degli impegni per ristabilire una relazione di fiducia”.

Sulla questione è intervenuto anche il segretario di Stato Usa Mike Pompeo, che ha espresso “forte preoccupazione e delusione” per l’interruzione degli effetti dell’accordo GSOMIA da parte dei governi di Corea del Sud e Giappone. “Continueremo a lavorare – ha proseguito il capo della diplomazia americana – per quanto possibile affinché tra Giappone e Corea del Sud a livello bilaterale e a livello trilaterale anche con gli Usa, continui a ricercarsi una collaborazione nel campo della sicurezza”.

Dal canto suo, la presidenza sudcoreana, prendendo atto della forte preoccupazione e delusione americana, ha assicurato che c’è stata con Washington una consultazione adeguatra. “E’ vero che gli Usa speravano in un’estensione dell’accordo”, ha confermato il vice consigliere di sicurezza nazionale Kim Hyun-chong, secondo l’agenzia di stampa Yonhap. Quindi il disappunto americano è “naturale”.

Tuttavia Kim non ha risposto alla domanda se vi sia stato un segno di “comprensione” Usa per la mossa di Seoul. Ha tuttavia detto che con l’alleato di oltreoceano c’è stata “sufficiente comunicazione e consultazione”: per via telefonica si sono sentiti nove volte.