Francia, No Global Vecchi chiede di essere rimesso in libertà

Tribunale deciderà venerdì

AGO 22, 2019 -

Roma, 22 ago. (askanews) – L’ex attivista no-global italiano Vincenzo Vecchi, arrestato e imprigionato in Bretagna dove si era recato per per sfuggire a due condanne in Italia, ha chiesto giovedì la sua liberazione sotto sorveglianza elettronica davanti alla giustizia francese a Rennes.

Vincenzo Vecchi, 46 anni, colpito due mandati di arresto emessi dall’Italia, è stato condannato a 12 anni e sei mesi di carcere per “devastazione e saccheggio” di proprietà al vertice del G8 a Genova nel 2001 e quattro anni in particolare per il “trasporto di armi” durante una contro-dimostrazione contro l’estrema destra a Milano nel 2006.

Incarcerato a Vézin-le-Coquet, vicino a Rennes, Vincenzo Vecchi, con indosso un maglione grigio , ha assistito giovedì alla videoconferenza all’udienza della camera dell’inchiesta della Corte d’appello di Rennes che ha esaminato una richiesta di rilascio presentata dai suoi avvocati.

I legali, Maxime Tessier e Marie-Line Asselin hanno richiesto la sua liberazione accompagnata da “garanzie sufficienti” come “arresti domiciliari con dispositivo di monitoraggio” (braccialetto elettronico), “divieto di lasciare il territorio del Morbihan”, “divieto di dimostrare sulla strada pubblica “,” obbligo di indicare “con le autorità e pagamento di un” legame con la giustizia “. Vecchi, interrogato dal presidente della camera, ha ammesso di aver vissuto otto anni in “incognito” in Francia, vicino a Rochefort-en-Terre (Morbihan) per sfuggire alle sue condanna. “Quali garanzie puoi dare di non fuggire?”, ha chiesto il presidente. “Sono stanco di scappare signora” disse Vecchi.

L’avvocato generale, indicando “contraddizioni” nelle parole di Vincenzo Vecchi, ha chiesto il rigetto della richiesta del quarantenne. La camera investigativa prenderà la sua decisione venerdì alle 10. Durante la stessa udienza si pronuncerà anche su una richiesta di ulteriori informazioni presentata durante una prima udienza, il 14 agosto, relativa alle sue condanne in Italia.