Crollo Genova, il camionista ceco sopravvissuto: aspetto indennizzi

Martin Kucera, 46 anni: tornato al lavoro, ma non in Italia

AGO 14, 2019 -

Roma, 14 ago. (askanews) – Trascorso un anno dal crollo del ponte Morandi, il camionista ceco sopravvissuto miracolosamente alla tragedia, si lamenta di non aver ancora ricevuto un soldo di risarcimento dall’Italia.

“Gli avvocati mi hanno detto che l’indennizzo è stato approvato, ma questo sinora è tutto e non so neanche quale sia la cifra riconosciutami” afferma Martin Kucera, 46 anni, ricordando quel 14 agosto del 2018, quando precipitò con suo autoarticolato da una altezza di 45 metri, ritrovandosi sotto le macerie con cinque costole fratturate e un polmone lesionato. L’unico rimborso ricevuto è stato quello riconosciutogli dall’assicurazione ceca, “per quei pochi effetti personali che avevo con me sul camion”.

Quel giorno Kucera era diretto verso la riviera francese e a seguito dell’incidente fu costretto a trascorre alcune settimane di degenza in Italia, al San Martino di Genova, “dove il trattamento ricevuto fu fantastico e così anche la disponibilità e la amichevolezza del personale”.

Solo dopo qualche mese rientrato in patria, ha ripreso a percorrere l’Europa alla guida del suo nuovo camion, ma a condizione di non dover tornare nuovamente in Italia.

“Il ricordo è ancora molto vivo e non mi sento pronto per tornare nella Penisola. Preferisco il mio solito itinerario, da Praga verso Rotterdam, attraverso le autostrade tedesche. “Mi capita talvolta anche in Germania di rimanere fermo in coda su qualche cavalcavia e allora è inevitabile avere sensazioni strane. Devo dire però di avere una fiducia maggiore per le strade e i ponti tedeschi che per quelli costruiti in Italia”.