Ancora tensione a Hong Kong, polizia usa i lacrimogeni

Dimostranti bruciano banconote finte con effigie Carrie Lam

AGO 14, 2019 -

Roma, 14 ago. (askanews) – La tensione a Hong Kong non è scemata. Davanti alla stazione di polizia di Sham Shui Po gli agenti hanno sparato lacrimogeni contro i manifestanti, dopo che questi hanno rifiutato di sgomberare l’area e hano continuato a usare raggi laser contro l’edificio. Lo scrive il Sough China Morning Post.

L’episodio di è verificato fuori dal centro commerciale Dragon, in prossimità della stazione di polizia, un punto dove più volte ci sono scontri tra manifestanti pro-democrazia e polizia in questi tre mesi di proteste.

I partecipanti all’assembramento hanno bruciato monete finte di carta per celebrare la Festa dei fantasmi affamati, una festa taoista che ha luogo nel 14mo giorno del settimo mese del calendario lunare cinese, che quest’anno cade oggi.

Su alcune delle “banconote per l’inferno” erano effigiati la Chief Executive Carrie Lam, capo del governo dell’ex colonia britannica, e l’ex premier cinese Li Peng, morto recentemente all’età di 90 anni.

Alcuni dei dimostranti, poi, hanno puntato i raggi laser contro l’edificio della polizia, urlando “polizia nera” o “restituite l’occhio”, con un riferimento alla giovane dimostrante che domenica è stata gravemente ferita a un occhio da una pallottola a cuscinetto “bean bag” sparata dalla polizia.

Dopo aver intimato lo sgombero e di smettere di usare i laser, la polizia ha lanciato i lacrimogeni.