Ungheria, Consiglio Europa: lotta alla corruzione ancora inappropriata

Il report del Greco: attuate solo 5 su 18 raccomandazioni

AGO 1, 2019 -

Roma, 1 ago. (askanews) – Le misure attuate dalle autorità ungheresi per lottare contro la corruzione dei parlamentari e dei magistrati in Ungheria restano “inappropriate”. Lo dice il Consiglio d’Europa nel rapporto, estremamente critico, pubblicato oggi dal suo organo anticorruzione, scrive Le Figaro.

Nel report, il Gruppo di Stati contro la corruzione (Greco) sottolinea che soltanto cinque delle 18 raccomandazioni che erano state formulate in quattro anni sul tema della lotta alla corruzione sono state messe in campo in modo soddisfacente e ribadisce la “necessità di intraprendere misure energiche per realizzare progressi concreti”.

Il Greco chiede a Budapest di introdurre in particolare regole che stabiliscano i termini di interazione tra i parlamentari e i lobbysti, l’obbligo di dichiarare possibili conflitti di interessi, adottare un modello unico per le dichiarazioni dei redditi e ridurre il perimetro dell’immunità parlamentare.

In ambito giudiziario il gruppo del Consiglio d’Europa aveva anche raccomandato in passato all’Ungheria di garantire un ruolo più importante al Consiglio nazionale di Giustizia nella nomina e nella proposta dei magistrati.

L’organo anticorruzione ha anche chiesto che l’immunità per i giudici ordinari e i procuratori magiari “sia limitata alle attività rilevanti dell’amministrazione della giustizia”.

L’unico settore dove sono stati realizzati dei progressi, sottolinea il Greco, “è quello delle procedure disciplinari nei confronti dei procuratori” per migliorare la trasparenza del sistema.